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Isis: lugubre messaggio all’Occidente

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I Jiadhisti postano il video della decapitazione di un giornalista americano e minacciano altre esecuzioni.

 

Orrore è l’unica parola che viene in mente di fronte alle agghiaccianti immagini che i membri dell’Isis hanno postato su You Tube relative all’esecuzione del giornalista americano James Foley. Il filmato, che è stato quasi subito rimosso dalla rete per violazione delle norme sulla violenza, ritrae il giornalista americano vestito con una tuta arancione mentre di fianco a lui si vede il suo aguzzino vestito di nero e con il viso coperto. Sotto minaccia lo stesso Foley in ginocchio viene costretto a fare una dichiarazione contro la guerra degli americani in Iraq e i bombardamenti aerei ordinati dal Presidente Obama. Poi lo stesso aguzzino rivela il nome della sua vittima, James Foley, noto giornalista free lance di Boston, quarant’anni, rapito due anni fa mentre faceva dei reportage nel nord della Siria.

Dopo questa agghiacciante messinscena, lo stesso uomo di nero vestito manda un messaggio agli Usa in cui si invita il governo americano a non combattere più contro l’Isis in quanto Stato riconosciuto e accettato da tutti i musulmani ed espressione di una rivolta contro la quale è perfettamente inutile combattere. L’ultimo avvertimento è “recapitato” personalmente ad Obama: una prosecuzione degli attacchi aerei provocherà un bagno di sangue tra la sua gente.

 

Dopo le minacce l’aguzzino passa ai fatti e, dopo aver afferrato un lungo coltello, incomincia a tagliare la testa del giornalista. Nell’immagine successiva si vede il corpo decapitato della vittima riverso per terra in un bagno di sangue e con la testa appoggiata sulla schiena. Il boia ha proseguito dicendo che l’Isis ha nelle sue mani un altro ostaggio ancora vivo, il giornalista americano Steven Joelk Sotloff, la cui vita dipenderà dalle prossime decisioni del Presidente degli Usa Obama. Il filmato, sulla cui autenticità si sta indagando, è stato portato a conoscenza dello stesso Obama, nei prossimi giorni sapremo di più su quelle che saranno le decisioni prese in merito dagli alti comandi militari statunitensi. Di sicuro il conflitto in Iraq si sta rivelando molto più impegnativo di quanto si poteva immaginare: a questo punto il rischio di un’escalation incontrollabile  si fa sempre più reale.

 

Una menzione va fatta al coraggio della madre di Foley la quale ha dichiarato che lei e suo marito non sono mai stati così orgogliosi di loro figlio che, se il video sarà dichiarato autentico, avrebbe dato la sua vita per far conoscere al mondo la sofferenza del popolo siriano. Un coraggio che a questo punto dovrebbe far vergognare l’Europa pantofolaia e menefreghista che, come al solito, per ora, a parte qualche iniziativa umanitaria, si limita ad aspettare mentre l’Iraq sta precipitando sempre più nella barbarie.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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