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Il giovane consigliere maghrebino che insulta i leghisti

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TREVISO – Said Chaibi è un giovane maghrebino originario del Marocco che si diletta di politica (consigliere comunale a Treviso) per una formazione paracomunista che utilizza linguaggi vetusti, come da foto. Egli sarebbe una vittima di intimidazioni xenofobe… Ci si chiede come, vocabolario alla mano, una intimidazione possa essere xenofoba.

La xenofobia è uno stato d’animo di paura e di ritrosia: come può dare adito ad un attacco? Che poi tali intimidazione proverrebbero da non meglio specificati “fascisti”, che probabilmente dovrebbero uscire dalle tombe del Campo X del cimitero di Milano, per andare a insultare il martoriato marocchino.

Il giovane Said, ingiustamente salito agli onori della notorietà come simbolo degli immigrati di seconda generazione e di una supposta integrazione, propugnatore di Ius soli e proletariato omosessuale, però fa già parlare di sé per le offese gratuite rivolte all’ex sindaco di Treviso Gentilini.

Così si esprimeva il giovane aitante vendoliano (nato a Matera, mica a Treviso, tra l’altro):

“Con il primo turno abbiamo già portato un messaggio di cambiamento, contro i beceri leghisti. Gentilini, dopo lo spoglio non è stato in grado di fare un analisi politica (arrivederci agli apostrofi ndR), ma ha fatto come sempre, ha attaccato l?avversario con le sue solite dichiarazioni populiste”.”I prossimi giorni lavoreremo sodo per vedere realizzato il nostro sogno. Con i nostri strumenti cacceremo via per sempre la nebbia verde”.E ancora: “caro sindaco, sei già stato condannato per odio raziale (addio alla zeta ndR) e… mi confermi sempre di più che non hai la stabilità mentale per fare il sindaco”.

Non perdiamo tempo a commentare l’arroganza del Tu, gli insulti e l’uso sgrammaticato della lingua italiana da parte di questo giovanotto. Ci chiediamo invece, divorati dal dubbio, come sia conciliabile militare per una formazione politica come Sel, propugnatrice delle adozioni omosessuali e nel contempo promettere in campagna elettorale fondi per le moschee: Said potrebbe chiedere ai suoi genitori, ma probabilmente già sa, cosa sostiene la religione islamica sulle attitudini omosessuali

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Di Redazione Elzeviro.eu

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