TORINO – Dopo la indagine mastodontica che ha portato all’arresto del presunto killer, e dopo un anno e sette mesi di coma Alberto Musy, avvocato e consigliere comunale di Torino, è spirato.
Fatali gli sono stati i sei colpi di pistola sparati dall’attentatore. Le istituzioni, a partire dal sindaco Fassino, dall’ex contendente alla poltrona di primo cittadino, l’assessore regionale alla cultura Coppola, esprimono dolore e cordoglio. Per la giornata di lunedì è stato proclamato il lutto cittadino. I funerali si svolgeranno nel santuario della Consolata. Il consigliere Musy lascia una moglie e quattro figlie.
Ora per il detenuto Furchì le accuse si fanno ancora più gravi: il processo va reiscritto a ruolo con una nuova imputazione: da tentato omicidio si passa a omicidio volontario.
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