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BloodHunters. I Figli Della Luna

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Cosa Ilaria

? 13,47

362 pp.,

Il fantasy è un genere estremamente specifico che ha visto incrementare di molto negli ultimi anni la sua produzione. Ovvio che con una così vasta offerta si gioca tutta quanta sulla capacità dell’autore di creare una trama avvincente e originale, capace di attirare il lettore sin dalle prime pagine; così come dei personaggi complessi e carismatici.

BloodHunters. I Figli Della Luna di Ilaria Cosa, primo volume della saga BloodHunters, fin dalle prime pagine del prologo getta il lettore nel mezzo dell’azione, senza dare informazioni che permettano di adattarsi alla narrazione.

Si vedono Richard e Carmen fuggire da alcuni soldati all’interno della Città dell’Ade. Man mano che si prosegue la lettura si viene a conoscenza di più informazioni, come Richard che è un vampiro. L’autrice riesce a far venire in mente al lettore molti dubbi e interrogativi: perché Richard e Carmen scappano? Quale rapporto ha in tutta questa storia la bambina a cui fa riferimento Carmen? Chi è Salazar? Cosa vuole da Richard e perché? E i Royals cosa sono? Tutte domande a cui il lettore darà risposta proseguendo nella lettura.

Lo stile è prettamente descrittivo. Infatti si privilegia la descrizioni eseguita con un taglio che vuole colpire l’occhio del lettore come se questo fosse davanti ad una pellicola cinematografica. Gli ambienti e i volti sono descritti con cura, forse con l’intenzione di rendere più semplice l’immersione e l’immedesimazione del lettore nel mondo creato dall’autrice.

BloodHunters. I Figli Della Luna è un fantasy e come già scritto in precedenti recensioni, questi sono, ad avviso del recensore, libri che solo gli appassionati del genere suddetto possono trovare interessanti. Chi cerca realismo, chi quotidianità, chi l’uomo di tutti i giorni non troverà nel fantasy ciò che cerca. Per chi, invece, ama godersi lunghe trame con colpi di scena e con quesiti che si portano avanti per pagine potrà apprezzare questo libro.

Luca V. Calcagno