In antitesi con le distorsioni che sono state fatte delle sue parole, così ha asserito Michela Murgia: “A me personalmente spaventa avere un commissario che gira con la divisa”. E ha perfettamente ragione.
Pieno rispetto, sia chiaro, per le divise e per l’esercito in relazione ai loro uffici specifici, non è questo il punto. Il punto è invece che stiamo assistendo a una palese militarizzazione del paese, giustificata in nome della lotta contro il virus.
Chi dice a cuor leggero che siamo in guerra, o non sa quel che dice o usa questa proditoria formula per giustificare la riorganizzazione autoritaria dello stato di cose.
Ripeto, dunque, che non ho di per sé nulla contro l’esercito, ma che sia stato convocato a gestire l’emergenza come commissario straordinario il generale Figliuolo, peraltro a suo tempo impegnato in missioni imperialistiche nei Balcani, mi pare una cosa grave e preoccupante.
che si sta sviluppando questa preoccupante militarizzazione del paese, con coprifuoco e divieto di assembramento, esercito nelle strade e addirittura il generale Figliuolo come commissario speciale per l’emergenza. In uno Stato democratico, l’esercito fa il suo lavoro di protezione dello Stato.
È invece negli Stati non democratici, modalità Cile di Pinochet o Grecia dei Colonnelli, che l’esercito occupa posti centrali nella gestione della vita pubblica del paese. Non è difficile da capire, in verità.
Il 27 sera scorso Rai 3 ha mandato in onda una puntata della trasmissione serale…
Come si fa a non rivolgere un pensiero, nella giornata della memoria delle vittime dell'Olocausto,…
"Gli avvoltoi hanno fame" e` il titolo di un film western diretto da Don Siegel…
Alla luce della visita in Italia del magnate della mobilita` elettrica, l'eclettico Musk, occorre fare…
A distanza di 5 anni dall'arresto di Sarkozy, e di dodici dai bombardamenti avallati dall'ex…
A più di vent'anni dall'invasione dell'Afghanistan, i Taliban ancora comandano nella regione. Non sarebbe stato…