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La fine del coraggio delle idee, la dittatura dell’opinione debole

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Già nel 1978 Aleksandr Solzhenitsyn, scrittore russo reduce dall’internamento e della persecuzione sovietica, in un discorso all’Università di Harvard che gli valse l’ostilità degli intellettuali occidentali, denunciava la mancanza di coraggio dell’uomo occidentale moderno.

Nessun coraggio fisico, disprezzo programmatico di ogni ardimento e ancor meno nessuna tensione morale o quella forza d’animo che spinge a reagire:

Questo declino del coraggio è particolarmente avvertibile nello strato dirigente e nello strato intellettuale dominante (generalmente liberale e progressista NdR). I funzionari, i politici e gli intellettuali mostrano che questo modo d’agire è pragmatico, razionale e giustificato da qualsiasi elevato punto di vista intellettuale e perfino morale.

Solzhenitsyn concludeva così:

c’è bisogno di ricordare che il declino del coraggio è stato sempre considerato il segno precorritore della fine?

Rappresentazione artistica di F. Nietzsche, autore del concetto dell’oltreuomo ‘ubermensch’.

Oggi agli “intellettuali” (in particolare ai radical-chic, ma anche agli altri) e alla gente, non interessano un granché né la scienza, né le arti, né la politica; nondimeno essi si attengono molto fermamente alle “opinioni” del media di riferimento su tutte le questioni, e mutano “opinione” solo quando cambia la maggioranza teleguidata del pubblico e non per convinzione personale.

In questa malsana contemporaneità ci si accontenta esclusivamente di “opinioni” di terze parti, che sono diventate l’emblema totalitario della modernità.
Non si hanno più ideali e nemmeno convinzioni, solo “opinioni” orecchiate (e prestampate), facili da assumere e ancor più da modificare a un fischio dei padroni che tramite un onnipervasivo sistema di informazione, crossmediale, capillare e personalizzato, dettano il “pensiero”, o meglio “l’opinione” collettiva da adottare.

Inoltre, in particolare nel nostro paese, la totale mancanza generale di coraggio fisico, impedisce totalmente a chiunque di mettersi in gioco in vere proteste continuative ed efficaci.
Un modo di vili per vili.

Luca Oleastri

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Redazione Elzeviro.eu

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