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Il centrodestra può “fottersene” di Alfio Marchini?

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No, davvero no. Il centrodestra, anche guardando alla necessità di allargare i propri confini potenziali e il bacino di elettori a livello nazionale, davvero non può ignorare l’opportunità rappresentata dalla convergenza sulla candidatura civica (ma non antipolitica) dell’imprenditore capitolino Alfio Marchini. E la decisione non può essere certo chiusa nelle logiche cittadine o, ancor peggio, negli schematismi troppo stretti della “foto di Bologna”.

Non è solo una questione di numeri, come purtroppo sostengono molti notabili che vogliono almeno tentare di arrivarci al Campidoglio. Per quanto dai numeri non si possa esimersi mai, in politica. C’è una valenza politica generale (come comprendono, pur rimanendo coperti, anche molti salviniani della Capitale). L’opportunità, anche considerando l’attivismo di Corrado Passera e Diego Della Valle sullo scenario nazionale, è quella di fondare un’area vasta che possa davvero ambire al governo del Paese, senza accontentarsi di un rabbioso identitarismo. In caso contrario la dimensione “civica”, che è in grado d’essere concorrenziale con il grillismo più che il “lepenismo all’amatriciana”, rischia di essere tutta “risucchiata” dal maquillage renziano del Pd in Partito della Nazione.

Il centrodestra nella formazione felsinea, è tornato, l’altro ieri, a riunirsi in vertice. Non chiarendo del tutto la direzione che intende prendere per il futuro più (amministrative della prossima primavera, in particolare nelle grandi città) o meno (lista unica nazionale) vicino.

Come si è giustamente chiesto, sul quotidiano quagliarelliano “L’Occidentale”, Luca Morselli: “Questo centrodestra pretende di porre veti, alzare muri e scavare fossati utilizzando slogan impraticabili, oppure è interessato ad aprirsi al contributo di movimenti e associazioni che lavorano alla riorganizzazione dell’area popolare e conservatrice per evitare il rischio che il bipolarismo futuro si riduca alla scelta Renzi-Grillo? E con quale spirito si guarda alla vitalità espressa dal civismo che cinque mesi fa, per riportare un solo esempio, ha consentito al centrodestra unito di sbarcare in Laguna a sostegno di Luigi Brugnaro?”.

Domande tutt’altro che irrilevanti. E che su Roma assumono un risalto particolare. Sempre che si voglia vincere.

@mc_margrita

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Redazione Elzeviro.eu

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