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Il paradosso urbano: uno stadio senza un parcheggio

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TORINO – Il capoluogo piemontese, nonostante gli avi romani abbiano lasciato in eredità una struttura urbana razionale e logica, si trova oggi immerso nelle scelte di puri incompetenti della strada e della viabilità.

Oltre a non possedere una circolazione fluida che logicamente dovrebbe presentarsi in una città di non oltre un milione di abitanti, Torino ha, al pari di metropoli ben più grandi, l’annoso problema del parcheggio. La nostra, che parrebbe una critica banale e generalizzatrice, ha invece degli esempi concreti di scelte strategiche stupide e scarsamente lungimiranti.

Chi abita nella zona adiacente allo Stadio Olimpico (Santa Rita, Crocetta e Filadelfia) può tranquillamente notare come durante gli eventi sportivi il problema del parcheggio emerga con toni piuttosto critici: già è contestabile la scelta di usufruire di uno stadio ubicato in una zona ad alta densità di popolazione, fatto che non permette una corretta dispersione delle persone attese all’evento sportivo. Inoltre, ed è qua che casca l’asino, è fuori da ogni logica il non aver dotato la struttura (quasi 30.000 posti), di un adeguato parcheggio, che possa essere sotterraneo o meno.

La mancanza di una tale elementare struttura causa ad ogni partita e/o concerto la totale paralisi della zona, già di per sé piuttosto vivace: è una lotta all’arma bianca tra residenti e supporters per chi trova il parcheggio meno alla “spera in Dio“. Così le strisce pedonali e i divieti di sosta diventano manna dal cielo per chiunque non veda l’ora di arrivare a casa, oppure per chi è in ritardo alla partita; peccato che proprio durante lo svolgersi di quest’ultima il Comune ha pensato bene di sguinzagliare i propri sceriffi, al fine di multare il parcheggio selvaggio.

Un circolo vizioso che passa dall’inefficienza impunita alla punizione per gli inermi, così il Comune gode per le multe e magari chi le subisce gode pure lui, inconsapevole, per un gol della propria squadra (quando si dice la beffa). Ora se il Comune avesse investito per la costruzione di questo parcheggio e l’avesse fatto pagare anche solo un euro per la sosta, si sarebbe trovato di fronte ad un guadagno settimanale di circa 20.000 euro, cifra che è comunque superiore ai soldi ricavati dalle multe inflitte.

Ci troviamo dunque di fronte a gente afflitta da un’incurabile pigrizia mentale che non gli permette di progettare alcunché di sensato per il bene della popolazione; gente talmente ignava cui la preparazione di una pastasciutta rappresenterebbe già un’evasione salgariana rispetto al solito brodino.

Talvolta il marcio va scovato anche nelle amministrazioni locali!

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Redazione Elzeviro.eu

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