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Ancora violenze sugli animali in Friuli. Cane scompare da casa lo ritrovano impiccato

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UDINE – Aveva tre anni e mezzo ed il suo nome era Maia. Aveva un carattere dolce e giocherellone, una famiglia che la amava. Domenica, in tarda mattinata, Maia è sparita dal giardino dove si trovava, un giardino recintato dove il labrador nero aveva trascorso parte del suo tempo già tante altre volte, senza mai causare fastidio ad alcuno. I proprietari l’avevano cercata inutilmente per diverse ore, senza esito alcuno. Solamente verso sera è stata ritrovata casualmente, priva di vita, a Merso di Sotto.

Ignoti, dopo averle tolto il collare, le avevano avvolto un cordino e fissato un moschettone attorno al collo: il corpo della povera bestiola è stato trovato impiccato a una scala esterna in una casa disabitata nella frazione di San Leonardo.
A scoprire il fatto sono stati i Carabinieri, intervenuti in seguito al danneggiamento el parabrezza di un’auto lasciata in sosta dalla proprietaria nella stessa frazione. La donna, che si era assentata per qualche ora da casa, al rientro ha avuto la sgradevole sorpresa e ha chiamato le forze dell’ordine, che erano già in zona per l’incendio di un ovile. Nel corso ei rilievi tecnici, i militari hanno notato poco distante la sagoma del cane, morto probabilmente da qualche ora. A terra poco distante c’era il collarino di Maia, con la medaglietta a forma di cuore sulla quale era inciso il numero del proprietario.

I Carabinieri sono così potuti risalire alla famiglia che da ore si stava interrogando sulla sorte del proprio cane, fiduciosa che la vicenda si sarebbe conclusa positivamente. A raccontare l’accaduto è il proprietario, Riccardo, che dice: “Avevamo lasciato Maia nel giardino dei miei suoceri – spiega – un luogo recintato dove era rimasta tante altre volte, senza mai allontanarsi. Domenica invece alle 11.30 ci siamo accorti che Maia non era più lì; abbiamo cominciato le ricerche chiamandola ma senza alcun esito, le ore passavano e di lei non c’era traccia. Fino a sera quando i Carabinieri ci hanno contattato per informarci purtroppo del ritrovamento”. I proprietari di Maia non si anno pace e non sanno spiegarsi il perchè di questa crudeltà. Tanto più difficile rassegnarsi alla sua perdita, e soprattutto impossibile da comprendere e accettare il modo in cui Maia è stata uccisa, oggetto di un gesto vandalico di crudeltà estrema o forse frutto di una mente malata. Si spera ora che il responsabile del gesto folle e crudele possa essere individuato, non sarà il modo per riportare in vita Maia ma almeno potrà essere fatta giustizia applicando la legge, che in casi simili prevede pene severe, con la reclusione da quattro mesi a due anni.

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Redazione Elzeviro.eu

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