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Volevo essere una farfalla

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Volevo essere una farfalla

Marzano Michela

? 17,50

2011, 208 p., brossura

Mondadori  (collana Strade blu)

Può una malattia insegnare a vivere? E che cosa bisogna fare affinché questa malattia diventi utile per noi e non ci distrugga?

Ce lo spiega Michela Marzano, professoressa ordinaria all’università di Parigi e dottoressa in filosofia, autrice di numerosi saggi e del libro Volevo essere una farfalla – come l’anoressia mi ha insegnato a vivere, edito da Mndadori.

L’anoressia è il Disturbo del Comportamento Alimentare(DCA) più diffuso e, forse, più conosciuto, anche se ancora da pochi. Molti pensano a questa patologia come un “capriccio”, ma non è così: l’anoressia non è un gioco e Michela ce lo dice bene nel suo libro.

 «Con l’anoressia non si gioca. Meno che mai chi ne soffre. Eppure è la reazione che hanno molte persone.»

 Il libro non è la storia dettagliata di ciò che Michela ha vissuto, ma una serie di ricordi e pensieri dell’autrice in cui possono individuarsi le cause della malattia e le risorse che l’hanno fatta uscire dall’abisso.

Michela è sempre stata la prima in tutto, perfetta, non ha mai deluso nessuno, soprattutto suo padre da cui è sempre dipesa: la sua vita si è svolta all’insegna del “dovere”, per «fare a tutti costi contente le persone a cui vuole bene».

Solo quando Michela capirà e accetterà che non deve più fare tutto questo, ma essere se stessa, potrà iniziare il suo percorso di guarigione.

Una guarigione che non arriverà mai del tutto, perché «le ferite non si rimarginano mai completamente» anche se, dice Michela: «oggi sto bene. Cioè, sto male, ma male come chiunque altro.»

 Il libro è scorrevole, lo stile semplice, ma i pensieri profondi, gli argomenti duri e crudi, ma trattati con estrema leggerezza e delicatezza, lasciando molte parti all’interpretazione del lettore. Un sottile “non detto” che incuriosisce e porta a volersi informare di più sull’argomento.

Un libro che va letto e riletto per capire come è possibile uscire dall’anoressia: capire che cosa questo sintomo di un male psico-esistenziale chiede e trasformare questo sintomo in un punto di forza per il proprio futuro.

Simona Lyliham Valcarenghi

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Redazione Elzeviro.eu

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