Scricchiolii e facce toste

Il governo scricchiola? Niente paura. Ci pensano i politici a spiegarcene le ragioni nei salotti TV. Così come ha fatto la bella Alessandra Moretti, portavoce di Bersani alle primarie , nonché nuova deputata emergente , che gode di grande visibilità grazie al suo garbo ed al suo fascino.

A Porta a Porta (29/04), con un candore disarmante illuminato dal cielo sereno dei suoi occhi azzurri, s’è limitata a chiedere scusa agli elettori per la retromarcia che il suo partito è stato costretto a fare. Naturalmente per il bene dell’Italia, che viene prima di tutto. Peccato che questo “bene“, i cittadini non sanno quale sia.

Se provate a porre domande ai parlamentari, la risposta è una sola, sempre e comunque: stanno lavorando per la nazione, non certo per loro stessi. Che poi a pagare questo “lavoro” inconcludente siano gli Italiani, non ha alcuna importanza. E’ pur sempre una faticaccia assicurarsi un posto a Montecitorio o a palazzo Madama. Bisogna essere camaleonti, cambiare pelle quando occorre, avere peli sullo stomaco, nascondere la testa nella sabbia come gli struzzi e turarsi il naso quando il fetore ha raggiunto livelli insopportabili.

La competenza è un optional, non serve nemmeno per essere nominati a capo di un dicastero. Tanto, se poi le cose non vanno nel verso giusto, si provvederà ad un avvicendamento nascondendone le cause. Chi maneggia il denaro pubblico pensa solo al modo di mangiarselo senza farsi beccare con le mani nella marmellata.

Il colpevole è sempre l’altro.

Chi ha più filo tesserà la tela . Lo diceva Moro e lo ripeteva Bertinotti. L’unica cosa certa è che manca ai politici la volontà di affrancarsi dai banchieri. Diversamente , se non facesse loro comodo, l’avrebbero già fatto. Non devono nemmeno perdere tempo per discuterne. Sono tutti d’accordo nel tener in piedi questo lercio sistema economico-bancario-finanziari.

Giuseppe Franchi