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Moderati, moderatevi!

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Ancora una volta la scelta del nome di una formazione
politica assume un’importanza esagerata.


La formazione politica locale “Moderati” se la prende con B. che aspirerebbe a radunare gli elettori moderati in una (non meglio precisata) confederazione politica.


“Ci vediamo costretti a fare causa a chiunque utilizzi il nome “Moderati” nel proprio simbolo”, “non può passare il messaggio, in campagna elettorale, che esiste un partito dei moderati nel centro-destra, quando i moderati siamo noi”. Queste le reazioni piccate e nervose di un deputato Pd, tal Portas, che è anche leader di quella formazione politica piemontese di centro-sinistra, che ha contribuito all?elezione del beneamato sindaco di Torino, Piero Fassino. Beneamato almeno al momento della sua elezione, avendo preso ben più della metà dei consensi? Il “partito dei moderati”, si scalda Portas, moderatamente di sinistra, ha tappezzato di cartelli la città, comprando o affittando, non ci interessa, molti uffici nel capoluogo, e volendosi ora espandere, propagandando l?idea di un moderatismo nel centrosinistra, si presenta in molti centri del nord-ovest d?Italia. Eppure anche l?ex premier Berlusconi due giorni fa ha lanciato l?appello ai moderati italiani di riunirsi in una confederazione unitaria.
Il sen. Quagliariello, “moderato” del Pdl



A peggiorare gli astii della formazione politica piemontese dei moderati (ben 200 non meglio precisati amministratori eletti in tutto il Piemonte, pensate!) le parole di Quagliariello(Pdl), che parla proprio esplicitamente, povero lui, di cambiare la denominazione di Pdl in Moderati. Cosa a quanto pare impossibile, si scalda sulla sedia Portas. Ora, non volendo qui fare polemiche tanto inutili quanto scontate ci limitiamo a ribadire il concetto che cambiare il nome ad un partito per allargarne l?elettorato può funzionare una volta, al massimo due, ma il Popolo della libertà sembra già avere giocato (come il Pd, tra l?altro) tutte le sue carte in questo senso, ed un ulteriore cambio di nome non potrebbe far altro che complicare la già nevrotica scena politica italiana. Ma questo bipolarismo tanto agognato da Pd e Pdl, con tanto di democratica ed anglosassone alternanza, che fine ha fatto? Conservatori e progressisti non vanno più di moda? Come mai in questa stagione politica nostrana tutti cercano di ottenere una denominazione il più moderata possibile?
Freddie
elzevirista@gmail.com
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Redazione Elzeviro.eu

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