Affari di Palazzo

Liberismo ed austerità: un modello che nasce da presupposti sbagliati

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L’obiettivo della stabilità dei prezzi, cioè di un’inflazione perennemente bassa, è quello che ha forgiato l’intera architettura unionista della UE.

Autore: Gilberto Trombetta

Se tecnicamente la spiegazione risiede nella volontà di imporre un modello deflattivo (quello tedesco) che puntasse tutto sulle esportazioni a scapito del mercato interno (cioè della dignità del lavoro e dei salari), culturalmente la storia è diversa. E nasce da un gigantesco errore di fondo che la Germania e i suoi abitanti hanno commesso nell’analizzare la parte più buia della loro storia e, conseguentemente, le sue cause.

In uno studio recentemente pubblicato, infatti, viene fuori come la maggior parte dei tedeschi imputino all’iperinflazione della Repubblica di Weimar l’ascesa di Hitler e del partito nazista. Le cose, come spesso capita, non stanno però così.

Sono stati infatti i seguenti anni di violenta austerità,

che hanno portato a una disoccupazione mostruosa e a un fortissimo crollo dei salari, ad aver regalato sempre maggiore consensi al partito nazista. Che è poi esattamente quello che stiamo replicando con l’insensato modello imposto agli Stati membri da Unione Europea ed euro.

Non servono né censura né inutili commissioni contro l’odio. Serve uno Stato che torni ad essere tale e che rimetta quindi al centro lavoro, salari e dignità della persona. Serve insomma uno Stato che riconsegni la sovranità a coloro cui appartiene secondo l’articolo 1 della nostra Costituzione: al popolo. Con buona pace dei liberisti, che tentano invano di individuare il problema in chi questa battaglia cerca ogni giorno di portarla avanti. La lotta per la riconquista della sovranità. Cioè la lotta del sovranismo e dei sovranisti.

Revisione ed impostazione grafica: Lorenzo Franzoni

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Lorenzo Franzoni

Nato nel 1994 a Castiglione delle Stiviere, mantovano di origine e trentino di adozione, si è laureato dapprima in Filosofia e poi in Scienze Storiche all'Università degli Studi di Trento. Nella sua tesi ha trattato dei rapporti italo-libici e delle azioni internazionali di Gheddafi durante il primo decennio al potere del Rais di Sirte, visti e narrati dai quotidiani italiani. La passione per il giornalismo si è fortificata in questo contesto: ha un'inclinazione per le tematiche di politica interna ed estera, per le questioni culturali in generale e per la macroeconomia. Oltre che con Elzeviro.eu, collabora con il progetto editoriale Oltre la Linea dal 2018 e con InsideOver - progetto de il Giornale - dal 2019.

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