Il giorno successivo il web è impazzito, le testate giornalistiche più importanti parlavano solo del programma e i social network gli hanno dedicato milioni di post. Ma qual è stata la causa di tutto questo scalpore? La risposta sta nella nuova tecnologia 4.0 chiamata “deepfake” e questa volta ad essere nel mirino del programma di Antonio Ricci è proprio Matteo Renzi. Niente di più semplice: la trasmissione ha riportato un fuori onda in cui l’ex-premier, senza freni, ne mandava a dire di ogni sui suoi avversari politici. “Zingaretti, per carità…altro che Montalbano. Quello ha il carisma di un bombolo!” o ancora “Conte ha la faccia da cretino, non so se hai visto!”.
In effetti, non si trattava dell’ex-premier, ma di una sua imitazione riuscita alla perfezione grazie agli sviluppi della tecnologia che hanno portato ad enormi passi avanti nel campo dell’intelligenza artificiale. Si tratta dunque del fenomeno “deepfake”: questa nuova frontiera permette di modificare ciò che una persona dice, mantenendo il tono di voce e i movimenti labiali fedeli alla realtà. Come ha dichiarato “La Repubblica” , Renzi è solo l’ultima delle vittime. Negli scorsi 3 anni sono stati modificati discorsi di Zuckerberg, di Obama, di Putin e di Trump.
In Italia, “Striscia la notizia” è stato il primo programma che ha introdotto questo tipo di tecnologia, mettendo al corrente i telespettatori. Purtroppo, non sono ancora state sviluppate altre tecnologia che ne impediscano la diffusione o per lo meno facciano riconoscere il vero dal falso. Tutto questo ha sicuramente un lato strabiliante, ma ciò su cui ci spinge a riflettere la vicenda, ha una sfumatura inquietante. A cosa possiamo realmente credere? Ciò che vediamo in televisione o nei video sui social network corrisponde al vero? Sicuramente avremo già visto in giro per il web video di “deepfake”, ma non essendo a conoscenza di questo sviluppo ci abbiamo creduto, senza farci troppe domande.
“Ho ricevuto molte critiche perché ieri ho scherzato sull’imitazione che mi ha fatto Striscia La Notizia. Effettivamente ho sottovalutato la portata potenzialmente devastante del deepfake, la nuova raffinata tecnica di fake news. Sono da anni al centro di valanghe di diffamazioni, insulti e notizie false: molte di queste, peraltro, sono oggi al vaglio dei tribunali. Ho scherzato e sorriso sul finto fuorionda e sono certo che la redazione di Striscia saprà utilizzare bene questo strumento. Prendo l’impegno a vivere con leggerezza le critiche ma non sottovalutare mai le conseguenze pericolose del deepfake. Buona serata e grazie per le critiche costruttive: mi aiutano a fare meglio”.
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