Ora è chiaro ed evidente che l’hackeraggio dei dati sull’arsenale nucleare pone in essere una minaccia esistenziale per gli Usa e sappiamo anche che il nuovo Nuclear Posture Review emanato dal Pentagono nel 2018 prevede anche un cyberattacco particolarmente pericoloso e grave come motivo per una risposta nucleare.
Noi non sappiamo cosa stia succedendo in realtà, visto che tutto è avvolto nel riserbo, ma è evidente che un simile attacco può essere portato o da una nazione particolarmente potente e interessata a ottenere dati sensibilissimi per la sicurezza nazionale Usa, oppure a fare un attacco del genere sono stati…gli Usa stessi. No, non è complottismo, parlo a titolo di ipotesi.
E dunque le ipotesi vanno messe sul tappeto tutte. Aggiungo però che gli Usa hanno una storia abbastanza nota di operazioni cosiddette False Flag, a partire dall’incidente del “Golfo del Tonchino”.
Comunque sia, questa storia di questo attacco hacker temo avrà conseguenze gravi.
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