Macchiatosi di peccati come l’aver troppo a lungo strizzato l’occhio alla dittatura comunista dei Castro, Chavez ha incarnato dal 1992, quando è salito alla ribalta con un colpo di Stato fallito, il socialismo nazionale, quello legato allo stato e patriottico, indipendentista e unionista a livello di continente. Quel socialismo che, carte alla mano, ha migliorato le condizioni di vita dei più poveri forse nell’unico modo possibile: espropriando le terre dei neoconquistadores, spesso nemmeno residenti in Venezuela. Isole da sogno destinate alle vacanze dei nababbi sono state a questi sottratte per la necessità estrema di sanare l’enorme povertà del paese, per essere poi devolute alla popolazione bracciante, che, da disoccupata, ha avuto qualcosa da fare, e da mangiare.
“Le iene festeggiano sui cadaveri dei leoni credendo di avere raggiunto la vittoria, ma i leoni restano leoni e le iene restano iene”.
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