Cosa ha fatto (davvero) la Russia in merito alle percosse famigliari

MOSCA – La Russia è al momento il paese più mistificato del mondo. L’ultima grande bufala mondiale è quella per la quale da oggi è possibile menare i propri familiari con l’avallo della legge.
Invero quello che è occorso è un adattamento legislativo ad un intervento della Corte suprema: i magistrati tendono a inserirsi nel discorso legislativo, un problema che negli ordinamenti di civil law come il nostro pare abbastanza ricorrente, anche fuori dei confini più larghi del mondo.

La Corte suprema aveva infatti interpretato le percosse “botte”, quindi gli schiaffoni degli estranei non come reati, bensì come illeciti amministrativi, lasciando inopinatamente gli schiaffoni in sede famigliare come reato penale.

Rendere penali le percosse famigliari, però, non ha storicamente influito sulla drammatica situazione russa (ma non solo russa) di violenza domestica e femminile.

Forse i media italioti vorrebbero vedere inserita una legge come quella nostrana del femminicidio, palesemente incostituzionale e recante il marchio della inettitudine dell’organo giurisdizionale ad applicare i reati di percosse, o di omicidio con le relative aggravanti.

Alcuni membri del partito conservatore russo (quello che fa capo a Vladimir Putin) hanno dunque proposto in Duma l’adattamento della sentenza della Corte anche per gli illeciti infrafamigliari, rendendoli amministrativi e dunque passibili di multa.

Putin ha inoltre tenuto un toccante discorso contro la violenza domestica. Ma per i massmedia oggi la Russia ha reso lecito menare i propri figli.