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Referenda stranieri, nostrani e ipocrisia dei media

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Se non abbondantemente svezzati, si potrebbe senza parole a fronte del diluvio di contumelie abbattutesi sulla persona del premier ungherese Viktòr Orban per la vittoria/sconfitta in tema migranti.

In Ungheria il governo afferma che, di fatto, i votanti hanno deciso di respingere gli accordi dell’Unione europea in materia di immigrazione.

In Europa (quella di Bruxelles) e segnatamente in Italia, tutti i media generalisti hanno decretato, con curioso giubilo, che avesse vinto l’astensione e che questo dato sancisce la bruciante sconfitta di Orban e del suo populismo xenofobo, razzista, e chi più ne ha più ne metta.

Ora, senza voler qui entrare nell’argomento “migranti ed UE”, già svolto approfonditamente su queste colonne, si desidera segnalare la vergognosa ipocrisia dei media nostrani relativamente all’influenza dello astensionismo nelle competizioni e scelte elettorali.

Infatti, mai e poi mai radiotelevisioni e stampa del regime partitocratico hanno dato voce o spiegato le ragioni di chi non vota; anzi, hanno sempre offeso quei milioni di italiani oramai delusi dalla partitocrazia e dal malgoverno con accuse di tutti i tipi.

Considerando che tra non molto si voterà SI o NO sul referendum costituzionale  (già RadioTiranauno, Vespa e SkyTg24 ci inondano di dibattiti e chiacchiere) è nostra cura ricordare come stanno le cose.

In campo elettorale la percentuale dell’astensione non conta nulla per politiche, europee ed amministrative varie. Possono votare pochissimi elettori e non succede niente: si diviene comunque sindaco, eurodeputato, Presidente di regione o nominato (dal partito) senatore pure con percentuali scarse di reale rappresentanza.

Nei referendum una anomalia incredibile: si respingono tutti ove non si sia raggiunto il quorum, tranne quelli costituzionali!

In soldoni, l’astensione favorirà Renzi in quanto la partecipazione popolare al voto non avrà nessuna conseguenza sulla validità del referendum stesso.

È questo pertanto un invito a votare No? Non è questo il caso, tendendo a considerare gli schieramenti politici uno più schifoso dell’altro ed entrambe le carte costituzionali difettose e liberticide (contengono norme “transitorie” limitative della libertà di cui nessuna delle parti ha mai chiesto la abolizione). Per chi scrive, meglio #nonvotare.

@v_mannello 

 

 

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Redazione Elzeviro.eu

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