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Porca Troika! Dopo il semestre di Renzi saremo commissariati

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Sta finendo nel peggiore dei modi il semestre italiano al Consiglio Europeo, iniziato lo scorso luglio, su cui Renzi aveva puntato molto durante la campagna elettorale della scorsa primavera. La grande maggioranza degli italiani ha voluto molto più Pd in quest’Europa, peccato che oggi, ad una settimana scarsa dalla fine del semestre italiano, il nostro paese rischia un “monitoraggio stretto” già a partire da gennaio con relativa minaccia di blocco dei fondi europei.

Oltre a questo si palesa ora anche il rischio della visita della Troika, il mostro a tre teste (Commissione, Bce e Fmi) che ha già portato al collasso la Grecia. Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha già annunciato “spiacevoli conseguenze” in mancanza di riforme. Ma quali sarebbero queste riforme? Comprendono tutte le azioni politiche atte a ridurre il livello del debito pubblico per migliorare la credibilità dell’Italia sui mercati. E’ questo l’unico problema sentito dall’Europa. Non interessa se la produttività del riso è stata dimezzata a causa dell’apertura (voluta proprio dall’Europa) al mercato cambogiano. Non importa se la produzione di arance è stata distrutta dall’apertura (sempre voluta dall’Europa) verso il mercato marocchino. La disoccupazione giovanile italiana è arrivata al 44,2% (il top dall’inizio delle serie storiche dal 1977) e questi si preoccupano del livello del debito pubblico!

Ricordiamo che il livello del debito pubblico del Giappone è di quasi 100 punti percentuali più alto del nostro (236% del Pil circa) eppure, grazie ad una banca nazionale che funziona come prestatore di ultima istanza, gode di stabilità e credibilità sui mercati finanziari. Noi no, semplicemente perché siamo in un circuito di banche private, che fanno capo alla Bce (privata anch’essa), che tra loro si prestan soldi a interessi quasi nulli, e che invece danno allo Stato italiano con interessi più che maggiorati.

Qual è stata dunque la colpa di Renzi e del Pd nel semestre di loro competenza? Non aver impedito nulla. Aver servilmente accettato tutte le decisioni dannose per la nostra economie imposte dai fondamentalisti dell’eurozona. Inutile ricordare che il nostro settore dell’agroalimentare perderà oltre un miliardo di euro per le folli sanzioni ai danni della Russia.

La Troika verrebbe per imporre privatizzazioni selvagge e tagli della spesa pubblica (anche tagli dei salari dei dipendenti pubblici) proprio come ha fatto in Grecia, dove il tasso di disoccupazione è ora giunto al 26,4% (il nostro è al 12% e già lo sentiamo). Insomma sono riusciti a distruggere una nazione che già lo era. Fare peggio di quello che già c’era era missione impossibile, la Troika è riuscita a farlo. Chi dice “fuori da questa gabbia di matti” forse non è poi così demagogo come vogliono farci credere. 

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Redazione Elzeviro.eu

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