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Ungheria sovrana e identitaria

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Viktor Orban termina la sua prima legislatura e, nelle elezioni tenutesi ieri in Ungheria, viene riconfermato con un’ampissima maggioranza alla guida del governo del paese. Le oceaniche manifestazioni di cui vi abbiamo dato conto, si sono ripetute nella giornata di ieri per festeggiare il plebiscito: il 46% dei voti sono andati infatti al partito di destra del premier (Fidesz), il ché garantirà al rieletto premier 134 seggi su 199.

La prima votazione con la costituzione emendata da Orban è stata per lui un vero e proprio successo, che però cela un altro dato di grande scalpore, che riecheggia in tutta Europa dopo la recente avanzata del Front national alle amministrative francesi: il Movimento per un’Ungheria Migliore di Jobbik ha ottenuto il 20% dei voti aumentando di quattro punti percentuali i consensi rispetto alla precedente tornata elettorale.

L’Alleanza del centrosinistra si è fermata ad un 25% ed il candidato premier, pur riconoscendo la sconfitta, si è rifiutato poco sportivamente di congratularsi con Orbàn.
Il movimento di Jobbik, nato dodici anni fa in seno all’università e formato perlopiù da giovani è superficialmente catalogato come neonazista, ma appare in realtà come un movimento di forte identitarismo e che persegue politiche del tutto in contrasto con l’Ue, cosa che non si può dire appieno di Orban, il quale comunque sta facendo valere una posizione di forte autonomia invisa a Bruxelles.

Le banche straniere in Ungheria sono molto preoccupate per la forte tassazione loro imposta e questo risultato elettorale potrebbe, stando al programma elettorale del Fidesz, acuire questa tassazione. Mentre lo stesso partito di governo ha promesso di abbassare ulteriormente i prezzi di energia e bollette.

Il fenomenale risultato elettorale della destra ungherese si spiega con la ripresa economica avvenuta nell’ultima legislatura guidata da Orban, caratterizzata da una crescita del PIL del 2,7 percento nel quarto semestre del 2013 e da un dimezzamento del carovita, da molti visti come obbiettivi che si sono potuti realizzare soltanto a causa del distanziarsi dalle politiche di austerità dell’Unione. In Ungheria non c’è l’Euro, ma nonostante questo il riaffermarsi della sovranità economica e politica è un sentimento auspicato dalla stragrande maggioranza della popolazione. Per quanto riguarda le elezioni europee… Ne vedremo delle belle.

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Redazione Elzeviro.eu

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