Ue chiede impegno per l’integrazione dei rom, ma quando penseranno al Popolo Europeo?

Il Consiglio del Lavoro dell’Unione Europea, ha votato all’unanimità una “raccomandazione”, con cui si impegna a mettere in pratica misure concrete per l’integrazione sociale ed economica dei ROM.
 

La “raccomandazione” non è vincolante, ma comunque resta il primo strumento normativo europeo in materia. Questa “raccomandazione”, in un momento di crisi economica così profondo, rischia di essere un ulteriore atto contro il popolo, in questo caso, europeo.

Il popolo ROM, come risaputo, vive di espedienti ed in situazioni di nomadismo per sua unica scelta; oltre a questa situazione, il Consiglio dell’Unione Europea dovrebbe, prima di fare determinate scelte, assicurarsi che i cittadini degli stati da loro rappresentati vivano tutti in una situazione economica e sociale adeguata, visto che anche gli stipendi degli Euro-Deputati vengono pagati con le tasse.

Il movimento Alternativa Tricolore da noi interpellato si esprime richiamando ad un pensiero antico ma sempre attuale, un Europa dei Popoli e non di Banche. L’Unione Europea deve dare un cambiamento radicale alla sua conformazione, per ridare serietà al suo pensiero deve porre al centro della sua attività il Popolo e non più l’Economia, solo così si può pensare ad una vera Europa Unita.

Concludendo quelli di Alternativa Tricolore fanno appello al Governo Italiano per far si che questa raccomandazione non venga accolta ed applicata nel nostro paese, perché questo sarebbe l’ennesimo atto di razzismo verso il popolo Italiano, ormai stufo di subire umiliazioni e soprusi.

Molti potranno pure etichettare il movimento di Alternativa Tricolore come “xenofobo“, ma i suoi esponenti si dicono pronti a respingere queste accuse al mittente, perché sostengono di avere come priorità il bene del Popolo Italiano, e se per qualcuno questo significa essere “xenofobi” allora è il caso che questo qualcuno si faccia qualche domanda al di fuori di vincoli ideologici.

di Luigi Cortese