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Disinformazione mondiale: Erdogan è davvero il carnefice?

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Sembra di rileggere un copione già scritto ed interpretato, il solito “rais” con manie di grandezza che, accecato dalla sete di potere, diventa da un giorno all’altro un tiranno sanguinario, oppressore del popolo e soppressore della democrazia.

La recita della “deriva autoritaria” oramai la conoscono tutti a memoria, o almeno chi si nutre dell’informazione data dai media, dove da una parte c’è il popolo, affamato e stanco, e dall’altra una seria intenzione di trasformare il Paese in una feroce dittatura e, perché no, pure di stampo islamico, con tanto di Shari’a.

Nelle ultime due settimane ci sono giunte le immagini e le notizie relative alla protesta che sta prendendo piede in Turchia, contro la volontà del governo di far spazio ad un centro commerciale al posto dell’attuale Gezi Park, parco situato in Piazza Taksim nel pieno centro di Istanbul. La stranezza della vicenda non sta nel motivo della protesta che, ad occhi comunque profani, può sembrare legittima, ma è l’intensità e l’organizzazione di tale movimento anti governativo che lascia un po’ perplessi.

E’ molto difficile che un movimento si possa essere organizzato così, in fretta e furia, con grande unione d’intenti semplicemente per difendere un parco cittadini; è più probabile che dietro a una simile protesta si possa celare qualche burattinaio intenzionato a delegittimare il governo di Erdogan che, sempre secondo la stampa internazionale, starebbe prendendo una piega autoritaria e filo islamica. Dunque un qualcuno che abbia l’interesse nel vedere una Turchia più occidentalizzata e magari prossima aderente all’Unione Europea, con tutti i benefici economici che deriverebbero da un’apertura dell’enorme mercato turco.

Oppure ancora ci potrebbe essere un interesse a rovesciare il governo Erdogan in vista di “tranquillizzare” la zona geografica ed in particolare il rapporto con la Siria, nei confronti della quale il governo turco ha sempre adottato la linea dura, andando molte volte contro i dettami delle potenze europee e d’oltreoceano.

Le ipotesi sono molteplici, ma di sicuro la lettura semplificatrice e a tratti mistificatoria data dalla stampa internazionale ci pare del tutto inadeguata: d’altronde ci ricordiamo ancora le vicende di Saddam Hussein, Gheddafi e dello stesso Putin, tutti nemici giurati del circolo d’informazione globale.

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Redazione Elzeviro.eu

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