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Far west Torino: «l’ho sgozzato alle spalle perché mi sembrava troppo felice»

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Alla fine è giunta la confessione dell’assassino del 33enne Stefano Leo, sul lungo Po. (Clicca qui la vicenda).

Il 27enne cittadino italiano Said Mechaout, marocchino, è dopo essere stato fermato per lo sgozzamento del 33enne biellese avrebbe dichiarato ai magistrati: «ero disperato e volevo uccidere la sua felicità».

Quella mattina di qualche settimana fa il giovane marocchino passaportato italiano è andato a comprare un set di coltelli, salvo poi, come ha dichiarato, gettarli tutti via salvo il più affilato. Poi, turbato a suo dire da vicende personali (anche se gli avvocati probabilmente daranno tutta la colpa ad una totale mancanza di intendere e di volere), si è appostato sul lungo Po sotto corso Napione.

In questa zona, una mattina che avrebbe dovuto essere come un’altra nella vita del giovane Stefano Leo, Mechaout ha aspettato una vittima a caso, con l’obbiettivo dichiarato di uccidere. Stefano, 33enne biellese che si era trasferito a Torino, lavorava per il negozio K-Way di piazza CLN, in pieno centro a Torino, ed ivi si stava dirigendo come ogni mattina.

Sembrava felice e spensierato,

Stefano, nella sua mattutina passeggiata al lavoro. Le cuffiette nelle orecchie, stava ascoltando la musica. Era tornato in patria dopo una lunga esperienza di lavoro presso la comunità Hare Krishna, in Australia.

Niente di più facile per il killer, che ha potuto agire sicuro di non essere udito dal coetaneo.

L’omicidio come valvola di sfogo.

Il gesto che Mechaout ha poi rivolto ai fotografi al momento della cattura è quello delle corna, segno che un possibile ravvedimento non è giunto e il fastidio di essere al centro degli obbiettivi sarebbe più forte del chinare il capo.

I parchi di Torino

sono coacervo di spostati e criminalità da diversi anni, e le giunte di colore diverso (rosso e giallo), non sono state finora in grado di porre un argine allo spaccio di droga ed agli stupri (parco del Valentino, parco della Pellerina – altresì affetto dalla piaga della prostituzione). Soltanto la scorsa settimana una diciottenne è stata stuprata a due passi dal centralissimo corso Vittorio, proprio al limitare del Parco del Valentino, la prosecuzione del lungo Po dove Stefano è stato barbaramente sgozzato alle spalle.

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Redazione Elzeviro.eu

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