Rovigo – L’idea di una bancaria polesana era quella di farsi nominare erede universale da una cliente, alla quale aveva già prelevato somme di denaro mentre era in vita.
Secondo le indagini degli investigatori della Guardia di Finanza di Rovigo, una bancaria polesana, si sarebbe approfittata delle condizioni di salute di un’anziana cliente. Per questo motivo è stata deferita alla Magistratura per il reato di circonvenzione di incapace. La Guardia di Finanza ha inoltre posto sotto sequestro un patrimonio di 600mila euro, quello sul quale, secondo questa ricostruzione dei fatti, aveva intenzione di mettere le mani la bancaria.
Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Sabrina Duò insieme al personale della Finanza, guidato a livello provinciale dal colonnello Nicola Sibilia.
Nel corso degli accertamenti sono stati sentiti i dipendenti della banca, il medico che aveva in cura l’anziana, ammalata di Alzheimer, la badante e altre persone che la conoscevano e la seguivano.
Le operazioni di prelievo dal conto dell’anziana sarebbero avvenute con una carta di debito, intestata alla stessa ma in possesso dell’impiegata, che le avrebbe poi fatto firmare anche un testamento col quale veniva nominata erede universale. La Procura di Rovigo ha disposto accertamenti grafologici su altri documenti, al fine di verificare se la firma apposta sia autentica.
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