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Fassino in minoranza in Sala Rossa

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TORINO – Sono trascorsi più di due anni dalla salita al trono di Torino da parte dell’ex Pci Piero Fassino.

La larghissima vittoria ottenuta alle elezioni avrebbe auspicato un quinquennio di tranquillità da parte del primo cittadino, ma purtroppo la scelta della stragrande maggioranza dei torinesi è stata fatta più con il pugno chiuso sul cuore che con il raziocinio. Oltre ad essere diventato lo zimbello del web e dei social network in particolare grazie alla sua lungimirante profezia del 2009 in cui sfidava con veemenza Beppe Grillo a fondare un partito e a presentarsi alle elezioni (non solo si è presentato ma le ha anche quasi vinte), oggi il Sindaco di Torino si trova in minoranza anche nella roccaforte della Sala Rossa.

Il Sindaco si è infatti ritrovato tra le mani un Comune che, checché ne dicano i fans di Chiamparino, era praticamente sul lastrico, arrivando ad oggi a essere il comune più indebitato d’Italia. Per coprire un buco del genere Fassino non ha saputo che pesci prendere e tutt’ora è ancora ben incastrato nella rete; la proposta portata già tra mille dubbi al Consiglio era quella di vendere Gtt (azienda a compartecipazione pubblica che gestisce il trasporto pubblico locale) sul mercato a mò di spezzatino: tpl da una parte e parcheggi e rimanenti servizi dall’altra.

Una manovra un po’ azzardata che oltre a non risolvere il problema del debito (la cifra di vendita è ben lontana dalla soglia necessaria per il risanamento pubblico) getterebbe nel caos della concorrenza imperfetta un’azienda che già non gode di buona fama. In Sala Rossa è stato approvato una mozione, presentata dal renziano Domenico Mangone, che aveva l’obiettivo di soprassedere alla dismissione di Gtt e procedere invece con la vendita di Iren: “Se una famiglia è in crisi prima di vendere la casa in cui abita, vende quella in cui trascorre le vacanze“, questo il parere del consigliere dissidente Pd.

Nonostante il voto contrario del primo cittadino insieme a Pdl e Lega (inciucio locale) la mozione è stata approvata dalla maggioranza dei partecipanti ed è dunque saltato il piano di privatizzazione del tpl.

Ma un Sindaco che è in minoranza quale utilità può apportare alla propria città?

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Redazione Elzeviro.eu

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