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Fassino non vuole dimenticare l’Unione Sovietica

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La seduta del Consiglio comunale di ieri è stata caratterizzata dalla proposta di cambiare nome a corso Unione Sovietica. La giunte di Torino, la maggior parte di sinistra, succedutesi negli anni, si sono infatti stranamente dimenticate di eliminare quest’obbrobrio dalla toponomastica cittadina.

Se infatti, prima della dissoluzione dell’Urss, aveva un seppur minimo senso mantenere tale denominazione, in quanto entità esistente, in seguito alla morte del regime imperialista, un tale nome si è trasformato in pura celebrazione commemorativa. Uno scopo che va contro la cultura del rispetto dei diritti umani conquistata negli anni dall’Europa.

Nel corso della sua esistenza l’Unione Sovietica ha infatti calpestato le più elementari libertà dell’individuo, fino all’annullamento dello stesso in favore del Partito, unica entità legittimata nella ex Urss. La sacrosanta proposta di cambiare nome a questo corso è già arrivata più volte ed è sempre stata bocciata in Sala Rossa. Questa volta è stato il consigliere di Forza Italia Angelo D’Amico a rimettere in discussione la toponomastica della via, ricordando come, non troppo tempo fa, fosse stata revocata la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini (nonostante il fascismo abbia regalato a Torino eccellenze architettoniche, una su tutte via Roma).

D’Amico ha proposto di sostituire il nome con “Corso martiri del comunismo”, eppure una simile e legittima proposta ha ricevuto ben 24 voti contrari, non potendo così passare.

La maggioranza del consiglio comunale torinese ha dunque una profonda nostalgia del regime liberticida sovietico, altrimenti non si spiegherebbe quest’ostinazione reiterata nel tempo. Anche il quotidiano Nuova Società, diretto dall’ex sindaco Pci Diego Novelli, pare essere di questo nostalgico avviso, visti i toni sarcastici con cui tratta la lodevole proposta di D’Amico.

Se la giunta ha deciso di continuare a celebrare il regime più sanguinoso che la storia ricordi (i dati a noi pervenuti ci parlano di oltre 20.000.000 di vittime), per par condicio dovrebbero essere create le seguenti vie/corsi: “Viale Terzo Reich“, “Corso Pinochet“, “Via Saddam Hussein” e ancora “Corso del Giappone imperiale“.  

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Redazione Elzeviro.eu

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