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San Salvario è capitale della cocaina (VIDEO)

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C’è stato l’ennesimo blitz notturno della polizia nel quartiere torinese di San Salvario. Una retata che ha portato all’arresto di ben 35 persone e alla chiusura di due locali, prova che alcuni avventori hanno deciso di arrotondare i loro guadagni facendo fronte comune con gli spacciatori.

Sono state sequestrate oltre 300 dosi di droga, tra cui marijuana, hashish e cocaina, mentre un gruppo di spacciatori fermati “operava” nella zona intorno ad un oratorio frequentato ovviamente da bambini, il tutto avveniva alla luce del sole.

San Salvario è quartiere storico di Torino adiacente al centro città, in cui la speculazione immobiliare l’ha fatta da padrone in questi ultimi dieci anni, trasformando la zona in un parco divertimenti della movida torinese. Senza un piano urbanistico e organizzativo logico il comune ha concesso licenze a raffica a tutti gli imprenditori che hanno deciso di investire le loro fortune in questa zona. Così in mezzo alla caciara di kebabbari aperti all night long, assenzierie, birrifici e cocktail lounge hanno potuto proliferare indisturbati gli avventori della cocaina.

Le forze dell’ordine fanno quello che possono: proprio lo scorso anno, 13 marzo 2014, si era verificata un’analoga retata che aveva portato al fermo di 36 persone e all’arresto di 4. Come potete osservare un anno dopo non è cambiato nulla, il traffico non è stato estirpato. Forse perché la magistratura non ha saputo trattenere i delinquenti o forse perché il Comune ha dimostrato di non sapere controllare una zona che non è nemmeno periferica.

Torino rimane comunque meta ambita dai grandi pusher internazionali: lo scorso agosto una famiglia peruviana era finita dietro la sbarre perché era faceva da tramite tra gli spacciatori colombiani e la ‘ndrangheta (i cui “militanti” hanno trasferito buona parte delle loro risorse proprio nel capoluogo sabaudo).

Mentre proprio 4 giorni fa Giuseppe Bastone, “grand commis” del narcotraffico internazionale sull’asse Napoli-Colombia, era stato scovato dai militari del comando provinciale torinese all’interno di un ospedale di Bruino, proprio a due passi da Torino. Questi episodi dovrebbero far allarmare e non poco il nostro consiglio comunale, che invece preferisce discutere riguardo alla possibilità di costruire un nuovo zoo (?) (discussione prevista per il consiglio del prossimo lunedi 30 marzo).

 

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Redazione Elzeviro.eu

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