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I versi di Ezra Pound. Un appuntamento da non perdere

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«Dire che uno Stato non può costruire ponti e ospedali o pagare i propri funzionari perché “non ha soldi” è come dire che non si possono fare le strade perché mancano i chilometri».

TORINO – Ezra Pound, grande poeta, ma anche economista emarginato, ma non per questo incompetente. Quest’ultimo assunto dimostra agevolmente Luca Gallesi, che interverrà all’appuntamento.

Prima però assisteremo, i gentili lettori sono caldamente invitati a partecipare, ad una lettura dei versi dei celebri Cantos.

I Cantos è una raccolta di versi incompiuta, considerata uno dei capolavori della letteratura modernista.

Suddiviso in 120 sezioni, ognuna delle quali è un canto, e raccolto in una decina di volumi a partire dal 1925, fu scritto tra il 1915 e il 1962. La parte scritta alla fine della Seconda guerra mondiale, intitolata The Pisan Cantos, fu composta nel 1945 quando l’autore era internato in un campo di detenzione dell’esercito americano a Metato presso Pisa, riconosciuto traditore degli Stati Uniti in quanto considerato collaborazionista dell’Asse.

Come nelle opere in prosa di Pound, la letteratura, il mito, la storia passata e presente, l’economia e la politica costituiscono il contenuto dei Cantos. Con molti riferimenti a Odissea e Divina Commedia, non senza spunti dall’estremo oriente, si tratta di un poema di alta fattura e che andrebbe letto, o ascoltato almeno una volta nella vita. In questo caso alcuni interpreti si produrranno per noi nell’ardua impresa di rendere le parole di Pound lettera viva.

II Parte dell’appuntamento.In C’era una volta… l’economia (Bietti, pp. 92, euro 12), saggio di cui Gallesi parlerà a Torino, Pound non è quasi mai nominato, se non per alcuni indizi disseminati tra le pagine.

Oro e lavoro nelle favole dal Mago di Oz a Mary Poppins. Oro e lavoro è il titolo di un pamphlet scritto da Pound nel 1944, direttamente in italiano.

Il nome di Pound compare, la prima volta nella nota 14 del primo capitolo, poi riaffiora verso la metà del saggio ove è descritta ll’ammirazione, espressa nel Canto CXVI, che il poeta aveva per Walt Disney.

Attraverso le favole del Mago di Oz e di Mary Poppins, Luca Gallesi ha redatto un trattato di economia più istruttivo di una relazione professorale o di tante manfrine tremontiane. Attraverso queste due favole ha tentato di spiegare il mondo, anch’esso fiabesco, della poesia di Ezra Pound.

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Redazione Elzeviro.eu

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