Fassino opera tagli ed aumenti dissennati per risanare il bilancio

Non vorremmo essere nei panni di Fassino, che si trova in mano un disastro rovinoso che, per quanto possibile, nei pochi anni di gestione della città, ha provveduto ad aggravare. I compagni suoi hanno prodotto la città col maggiore indebitamento pro capite del paese ed ora le azioni per evitare lo spettro del fallimento devono essere nette e decise, ma quelle inverate dalla giunta Fassino appaiono invece contraddittorie e “multidirezionali”, volte cioè a favorire alcuni a scapito di altri.

La Giunta Fassino sta studiando nuovi tagli per poter risanare i buchi. Le prime voci riguardano la Scuola per circa 1.6 mln di Euro e l’Assistenza per ben 2 mln di Euro. Visto che questa cura a base di forbici non basterà sono pronti anche gli aumenti, che colpiranno le mense scolastiche e gli impianti sportivi gestiti dalla Città di Torino, per il momento sembra scongiurata l’ipotesi di un nuovo intervento sui buoni taxi per disabili.

L’appello di Alternativa tricolore, che raccogliamo giovialmente selezionandolo tra quelli gli altri movimenti, seppur a cosciente che la Città di Torino sia tra le più indebitate d’Italia, va nella dichiarazione di sostenere che questa cura scelta dalla Giunta sia troppo drastica e che vada a colpire, come al solito, solo i cittadini. Ci si aspettava forse dalla sala rossa di Palazzo Civico dei tagli ai costi della politica, magari un taglio netto ai sfarzosi stipendi dei dirigenti, uno stop alle consulenze esterne e magari tagliare i finanziamenti alle varie associazioni, che altro non sono che frutto di promesse in campagna elettorale.

La proposta sarebbe quella di un tavolo di studio aperto alle associazioni di cittadini ed esperti nel settore economico, in modo da cercare la soluzione migliore per scongiurare questa ennesima scure finanziaria che si sta per abbattere sui cittadini torinesi, già più volte tartassati.