In entrambi i casi, l’autonomia di pensiero muore avvinta dal gorgo dell’irrazionalizzazione/dicotomizzazione.
È assurdo che la polizia ammazzi un ragazzo perché in possesso di hashish.
È assurdo pensare che tutti i delitti commessi dagli immigrati siano completamente avulsi da implicazioni culturali (che non vuol dire etniche*).
Per uscire dalla trappola della dicotomizzazione, bisognerebbe educarsi a disprezzare – in pari misura – la destra becero-razzista e la sinistra liberal-globalista.
Molti di voi, però, per quanto affermino il contrario, questa valutazione di pariteticità non riescono ad assumerla e quindi, emotivamente, rimangono propensi a considerare l’una o l’altra polarità “più cattiva” dell’altra.
Occorrerebbe invece comprendere che entrambe – destra razzista e sinistra liberal – sono espressioni ideologico-normative d’una società divisa in classi e sottomessa ai principi dell’accumulazione, sono entrambe dispositivi sovrastrutturali di riproduzione dell’esistente.
Imparate, dunque, a disprezzare e disertare in pari misura le due polarità ideologiche che ordinano il nostro mondo: ne guadagnerete in autonomia individuale.
Se poi a portare avanti tale punto di vista fossimo in tanti, quell’autonomia individuale potrebbe diventare anche autonomia di classe.
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Riccardo Paccosi
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