In altri momenti, sotto l’egida dei Governi Renzi o Berlusconi (soprattutto sotto Renzi) si sarebbero potute apprezzare numerose prime pagine e servizi dei telegiornali con titoli a sei colonne, magnificanti l’azione di governo.
Per contro, i media generalisti e mainstream sono oggi esclusivamente occupati a gettare benzina sul fuoco il più possibile, narrando dell’ennesima “insanabile frattura” tra Lega e M5S (che come al solito rientrerà) ed artefacendo la realtà, secondo la loro personale interpretazione. Un meccanismo che serve solo a lavarsi la coscienza, oltreché ad instillare paura, panico e insicurezza in tutti coloro che leggono o ascoltano solo i titoli. Una platea che purtroppo corrisponde alla maggioranza delle persone, e loro questo lo sanno bene.
A prescindere dalla competenza di questo governo e dal personale giudizio di merito, emerge una diagnosi impietosa: la massa di scempiaggini spudorate, gonfiate a dismisura – quando non completamente inventate – e studiate con meticolosa maniacalità dalla stampa italiana di qualsiasi colore per affossare la tenuta del governo, e per dare ampio risalto ai flebili successi delle opposizioni, fa rimpiangere il peggior sito di fake news della terra.
Si tratta di una selezione dell’informazione senza precedenti, quasi come se esistesse una dittatura di fatto. Una dittatura consociativa trasversale a sfondo economico, pericolosa e manipolativa dell’interpretazione dell’operato del Governo e dunque, alla lunga, perigliosa per la tenuta stessa dell’Esecutivo.
Oltre ad essere pericolosi e minacciosi, certi media rappresentano un’offesa all’intelligenza e alla libertà di stampa, se non anche alla libertà in generale.
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