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Scontro ideologico

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“Il cattivo di 007”
Altro che funerale delle ideologie! Destra e sinistra è vero, non esistono più, tuttavia il terreno di scontro ideologico delle prossime elezioni c’è, il confine è netto e ben marcato.
Non è di certo quel labile e timido solco tracciato tra Pdl e Pd, schieramenti già simili nel nome ed altrettanto identici nel linguaggio e nelle proposte fatte al popolo italiano.
Lo scontro non è neanche più tra gli opposti estremi, il comunismo infatti si è ormai venduto al capitalismo Piddì, mentre il fascismo correrà solo, con poca speranza di raggiungere la soglia che garantirà l’accesso in Parlamento.
Neanche la religione sarà il tema delle prossime battaglie, i democristiani infatti si trovano li sulla soglia tra il 9 ed il 10%, ed annaspano per un ticket d’ingresso a Montecitorio. Lo scontro ideologico è un altro, nell’arena politica si trovano in maniera più o meno consapevole due schieramenti agli antipodi: l’uno sostenitore dello status quo del sistema mondiale politico- economico, l’altro fautore di un radicale cambiamento dello stesso.
Nel primo raggruppamento si trovano amalgamati tutti i sostenitori del capitalismo con tutte le sue sfumature, da chi propugna utopicamente una forma di libero mercato con la completa assenza dello Stato ( evento mai realizzato nella storia), a chi unisce al capitalismo una sorta di paternalismo espresso dalle organizzazione sovrastatali, viste come entità impersonali con lo scopo di delegittimare lo stato sovrano e creare un sistema globale con assenza di barriere politiche ed economiche.
Sembra questo il grottesco scenario verso cui tutto il mondo sta per essere inghiottito, da Bruxelles continuano ad arrivare le prove, come oggi che è stato annunciato che l’Italia subirà un forte aumento del tasso di disoccupazione fino ad arrivare al 12% nel 2014. Un allarmismo che non trova spiegazioni dato che è l’Europa che ha sempre dato la priorità alla politica di austerità, togliendo ovviamente fondi ad una politica di rinnovamento del settore del lavoro.
Contro questo asservimento generale si schierano coloro che si oppongono a questa forma di globalismo e alla delegittimazione dello stato sovrano che si sta allargando a macchia d’olio.
In Italia dunque a correre dalla stessa parte saranno Pdl, Pd, Sel e Monti, servi dell’eurocentrismo e della assurde politiche imposte da Bruxelles; sull’altro schieramento abbiamo M5S, Rivoluzione Civile ed i partiti di estrema destra tra cui spicca CasaPound.
Questi ultimi hanno una propria ricetta alla crisi autonoma ed indipendente rispetto alle ingerenze della finanza internazionale.
Domenica e lunedì la vera scelta sarà tra Italia o Banca Centrale Europea
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Redazione Elzeviro.eu

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