Medicina ad Enna senza test, ma solo se conosci il rumeno

ENNA:  E’ di quest’estate la polemica che ha investito l’ennese, quando era solo una possibilità remota che la facoltà di Medicina aprisse e la promessa storica di Vladimiro Crisafulli si realizzasse, mentre dai recenti sviluppi l’utopia è diventata realtà.

A suscitare l’indignazione degli studenti italiani e delle istituzioni sono le modalità utilizzate per aprire il corso, che prevedono di ospitare ad Enna un’estensione dell’università rumena Dunerea de Jos di Galati.

Inoltre i requisiti per accedervi differiscono dal normale iter nazionale – con classico test di accesso-, in quanto basta iscriversi, pagare le non indifferenti tasse annue e partecipare ad un corso di rumeno per vedere concretizzarsi il sogno di diventare medico.

Non è tardato lo stop del MIUR al progetto portato avanti dalla collaborazione tra l’università rumena e l’associazione Proserpina.
Nonostante ciò il corso di lingua rumena è già iniziato e il 14 dicembre inizieranno le lezioni per i 130 studenti che si sono iscritti, che vengono anche rassicurati sulla validità del titolo.

In merito alla questione si è espresso anche il ministro Giannini «L’istituzione di un’università non può avvenire per libera iniziativa di privati cittadini, ma deve avere un percorso preciso, in questo caso del tutto inesistente», ma la situazione pare non essere ancora giunta ad un capitolo risolutivo.

Nel frattempo l’Università Kore di Enna sta cercando un accordo con la facoltà di Medicina di Messina per dare il via all’apertura di un corso secondo la normativa nazionale.