Si è finora ritenuto che il concimare i campi con l’ausilio del letame animale fosse un’invenzione risalenta all’età del ferro. Una nuova ricerca di un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford guidati da Amy Boogard ha invece rinvenuto elevati livelli di azoto-15, un isotopo stabile dell’azoto che si ritrova in quantità elevata nel letame, in grani di cereali e semi di legumi carbonizzati recuperati in tredici siti, sparsi per il continente europeo, risalenti al neolitico. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Pnas e fanno intendere che i contadini del neolitico adoperassero il letame prodotto dai loro animali d’allevamento come suini, ovini e bovini.
Questa ricerca rivoluzione il concetto stesso di territorialità nella storia, che dovrebbe essere spostato in avanti, quindi, fino a 8 mila anni fa. Solo oggi si spiegano dunque gli isolati ritrovamenti di cadaveri derivanti da una morte violenta già a quell’epoca. Ci riferiamo ad esempio alle sepolture consistenti di Talheim, in Germania, risalenti al VI millennio a. C., nell’escavazione delle quali sono stati rinvenuti ben 34 corpi di una comunità uccisa e da assalitori che utilizzavano asce di pietra simili agli strumenti adoperati per la bonifica del terreno.
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