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Tre sconfitte su quattro. Le italiane subiscono ancora il gioco delle squadre europee.

Si salva solo il Milan vittorioso in casa del LudOgorets. Il Napoli in pratica rinuncia a giocare e perde pesantemente al San Paolo con il Lipsia. Lazio  con i fucili a salve perde contro lo Steaua mentre l’Atalanta va addirittura in vantaggio con il Borussia Dortmund ma poi subisce la rimonta tedesca e perde di misura.

Il bilancio di ieri sera non è dei migliori: su quattro squadre impegnate nei sedicesimi si salva solo il Milan grazie probabilmente alla sua maggiore esperienza in campo europeo.

Lo deve al suo gioiello di casa Cutrone: il ragazzo segna il goal del vantaggio iniziale e si è procura il rigore realizzato da Rodriguez. Finisce la mattanza Borini. Il ritorno per i rossoneri, a meno di clamorose distrazioni, appare come una benefica passeggiata o forse un buon allenamento. Non altrettanto si può dire del Napoli che in casa praticamente avrebbe fatto meglio a far scendere la squadra Primavera che forse avrebbe maggiormente meritato e almeno venduta cara la pelle. E’ inutile che il buon Sarri ora si infuri evocando sacrosanti attaccamenti alla maglia: è dalla Champion’s giocata così tanto per fare che si sapeva che al Napoli delle coppe nulla o poco importava. Il traguardo unico e assoluto è ed era lo scudetto. Attenzione però: se punti tutto su un obiettivo rischi il fallimento totale se questo stesso obiettivo poi per un motivo o per un altro non lo raggiungi.

Anche la Lazio ha in effetti un po’ snobbato la coppa mandando a Bucarest le seconde linee e si è visto: Caicedo continua a non vedere la porta mentre Nani risulta sempre di più un acquisto sballato. La differenza si è vista quando in campo è entrato nel secondo tempo Anderson autore di una serie di vincenti cavalcate sulla fascia…peccato che con lui sia entrato in campo anche un Immobile lontano anni luce dalla sua forma migliore seguito a ruota da un Milinkovic che ieri non avrebbe messo la palla dentro neppure a un metro dalla linea. Le palle migliori, incredibile dictu, le ha avute Basta che di mestiere fa l’ala ma che, anche lui come Caicedo, non è baciato dalla dea del goal. La difesa, in cui ha brillato per discontinuità il solito Bastos, ha trovato il modo per una punizione mal calciata da Nani e poi per uno svarione dello stesso, di aprire le cateratte al contropiede rumeno che ha infilzato con una semplicità disarmante Strakosha così come era successo con il Napoli. Quarta sconfitta consecutiva e il sospetto sempre più pesante che la campagna acquisti fatta ad agosto, Leiva a parte, sia stata ancora una volta largamente non all’altezza degli obiettivi prefissati.

L’Atalanta, nonostante il risultato passivo è forse dopo il Milan la seconda nota lieta della serata. I nerazzurri bergamaschi hanno tenuto il campo nel catino di Dortmund con la personalità di una squadra navigata. Gli uomini di Gasperini sono addirittura andati ad un certo punto in vantaggio grazie ad una doppietta di Ilicic che  prima pareggia  la rete iniziale dei tedeschi e poi mette la partita sui binari inaspettati di un trionfo. Peccato poi che i padroni di casa trovino poi il grimaldello giusto per forzare la porta degli ospiti grazie ad un Batshuayi in gran spolvero. Il ritorno comunque non sarà poi così proibitivo e l’Atalanta insieme al Milan meriterebbe gli ottavi. Ottavi che ora come ora sembrano un miraggio per il Napoli mentre per la Lazio hanno le caratteristiche di un cammino impervio a causa di organico inadeguato agli obiettivi prefissati: la squadra di Inzaghi sembra essere entrata in una crisi decisamente non passeggera.

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Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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