COMMENTO AL CAMPIONATO
entrambe vittoriose con il minimo scarto contro squadre, Verona e Milan, che hanno dimostrato di poter competere ad armi quasi pari, il campionato ha sfoderato due sorprese mica da ridere.
La Lazio di Simone Inzaghi e il Cagliari di Maran hanno dato un bello scossone ad un campionato altrimenti noioso e ripetitivo quanto può esserlo una lezione di matematica al liceo classico.
Guardando la classifica sembra veramente di ritornare ai tempi di Giggirriva e di Giorgione Chinaglia. Sono passati da allora quasi cinquant’anni ma il fascino di simili “anomalie” sportive è rimasto immutato.
almeno per ora, competere per le prime due posizioni e soprattutto per uno scudetto che appare ipotesi funambolica e fantascientifica, ma se riusciranno a mantenere le attuali posizioni in chiave Champion’s si potrà parlare di autentico tremblement de terre nel nostro altrimenti soporifero campionato.
Semmai il problema, che potrebbe farsi sentire più in là, è che le due squadre non hanno società in grado di investire per dare profondità ad un organico altrimenti forte solo negli undici-dodici ma assolutamente deficitario quando si tratta di andare più a fondo nelle rispettive panchine.
se ci sarà in questo caso la volontà di correre ai ripari nel mercato di gennaio tradizionalmente avaro sia per l’una che per l’altra. Sicuramente sia la Roma, sia l’Atalanta che il Napoli a questo riguardo sono avanti anni luce e alla lunga potrebbero fare sentire il peso delle seconde linee di ben altro spessore rispetto a quelle della Lazio e del Cagliari.
Ma per ora godiamoci questo entusiasmante (per i tifosi) e simpatico (per gli amanti del calcio) fuori programma.
La Roma, dicevamo, ha un organico decisamente più fornito e potrebbe con due soli punti di ritardo colmare presto il gap così come l’Atalanta che quando sarà fuori dalla Champion’s e forse anche dall’Europa League potrà finalmente concentrare le sue energie per tornare ai suoi vecchi proclami e obiettivi.
Per la squadra di Ancelotti, che sconta un clima da guerra civile tra tifosi e squadra, tra squadra e presidente e pure all’interno della stessa squadra, i punti di distacco cominciano ad essere un po’ di più, per carità cinque non sono tanti ma neppure un gap facilissimo da recuperare anche se il campionato è appena entrato adesso nel vivo.
che zitte zitte stanno dando al loro campionato un’impronta di tranquillità, costanza e serenità lontano dagli echi gloriosi delle prime ma pure lontano dalle urla di paura della zona rossa.
Stesso e simile discorso per il Toro che dopo le scoppole patite nelle ultime partite sembra avere ritrovato, dopo critiche e processi, il feeling con il goal tanto da farne addirittura quattro in quel di Brescia dove la cura Grosso non sembra aver dato risultati apprezzabili…anzi… .
la cura del Gotti provvisorio ma che non sono ormai in pochi ad assaporare come definitivo…chissà…ai posteri delle prossime settimane la sentenza definitiva…intanto i bianconeri con il vice hanno raggranellato la bellezza di quattro punti nelle ultime due gare…di più nin so. Il Sassuolo. vincendo il derby emiliano con il Bologna, rimane aggrappato con le unghie e con i denti alla zona più tranquilla della classifica il che non è per nulla cosa disdicevole e di poco conto.
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