Ultima domenica di campionato

Ben 7 partite sono state giocate (19/5/13) alle ore 20,30. Non è uno spreco di energia elettrica, visto che gli stadi sono illuminati a giorno?

Per usufruire della luce naturale è in vigore l’ora legale, ma evidentemente per le partite di calcio viene usato un metro diverso. Perché? Chi scrive ricorda con nostalgia quando le partite di serie A incominciavano alla stessa ora domenicale, e durante l’intervallo alla fine del 1° tempo venivano accese le radioline a transistor per seguire la trasmissione “tutto il calcio minuto per minuto”.Altri tempi.Allora lo sport era più “pulito“, senza tanti scandali e “combine” vergognose. Nell’era dei computers, degli IPOD,degli IPAD e degli smartphone, le partite vengono giocate a tutte le ore (alle 12, alle 15, alle 18 alle 20,45), senza contare gli anticipi del sabato e i posticipi del lunedì. Le motivazioni sono sconosciute al grande pubblico che continua a seguire i suoi beniamini rispettandone gli orari, ebbene però un motivo per tale confusione ci dovrà pur essere.

Il calcio è lo sport più amato dagli Italiani, è la pancia del paese. Per andare allo stadio a vedere la partita molti sopportano il freddo e la pioggia e fanno sacrifici economici per non rinunciare allo spettacolo. I campioni talentuosi (strapagati ,viziati e spesso arroganti) accendono gli animi, suscitano emozioni per i loro tifosi, fanno dimenticare i guai quotidiani per quei 90 minuti. Chi scrive non può esimersi dal ricordare (commosso) la tragica fine del GRANDE TORINO a Superga (4/5/1949), il vecchi stadi Filadelfia ed i dopo-partita che si protaevano per lunghe ore, in un clima sereno, fra tifosi della stessa squadra.Altri tempi, che non ritorneranno mai più. Non ci resta che accontertarci della decisione del Coni (18/3/13), che ha abolito la tessera omaggio per i parlamentari. Merita un applauso.

Giuseppe Franchi – Mov. Noi Automobilisti (Naa)