Tra Napoli e Milano, due templi dell’arte risultato del lavoro di una donna extraordinaria
A cura di Ario Corapi e Cécile Ciamporcero
LINGOTTO, TORINO – Tra le 207 gallerie ospitate non è facile sceglierne una a cui dedicare un approfondimento. Il logotipo di forte impatto, i grandi nomi che propone e la sua presenza nella parte “Main Section“, dedicata alle gallerie ormai consolidate e rappresentative del panorama internazionale, ci hanno portato ad evidenziarla; ciò che ha indirizzato la scelta in modo preponderante, tuttavia, sono state la sua importanza su scala mondiale e la donna di grande carisma che si cela dietro questa istituzione.
La galleria, con sede a Napoli e Milano, nasce dall’iniziativa di Lia Rumma, nata a Voghera e stabilitasi a Salerno, donna di grande tenacia che si è avvicinata al mondo dell’arte, negli anni ’60, con il marito Marcello, collezionista e mecenate, autore di una vera e propria rivoluzione culturale del Mezzogiorno.
Dopo la prematura scomparsa del compagno, comincia la vita di Lia come gallerista: un percorso scosceso, intrapreso per necessità, caratterizzato da un’iniziale difficoltà ad inserirsi nel tessuto del mercato complesso dell’arte e dalla svolta successiva alla vendita di due opere di Schnabel. Nel 1999, partendo dalla sede di Napoli, la galleria di espande recandosi a Milano, città di grande fermento e punto nevralgico di ogni commercio, ivi compreso quello artistico. L’immagine che emerge di Lia Rumma è uniforme: una donna instancabile, dotata di un’incredibile sensibilità per l’arte e disposta al sacrificio (del tempo libero, delle energie, addirittura dei propri spazi) affinché, quotidianamente, la proposta sia all’altezza.
Negli spazi di Napoli e Milano si sono susseguite molte esposizioni, tra cui spiccano i notissimi nomi di Ettore Spalletti, Anselm Kiefer, Marina Abramović, Vanessa Beecroft e Marzia Migliora, la cui opera “Stilleven/Natura in posa“, tra le altre, è stata esibita in quest’edizione di Artissima ed è stata scelta come rappresentativa della galleria.
Attualmente, fino al 19 dicembre, nella sede di Milano ha luogo la personale di Tobias Zielony “Tell me something about you“; a Napoli terminerà nello stesso giorno la mostra dedicata ad un artista molto caro alla scena piemontese: Gilberto Zorio.
Per concludere, ne emerge una galleria costruita sul sacrificio e sull’industria personale, capace di mediare con sapienza in una complessa giungla quale il mercato dell’arte, esportando, inoltre, con successo le eccellenze italiane.
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