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| Riccardo Grittini, denunciato per insulti “razzisti” |
MILANO – La grottesca vicenda che ha avuto come protagonista il calciatore del Milan Boateng continua a non avere fine.
Perché adesso si sono infiltrate anche le male lingue della politica: tra i sei denunciati dalla Digos risulterebbe infatti un giovane consigliere comunale della Lega Nord, tale Riccardo Grittini neanche 22enne. Eletto lo scorso novembre ha ricoperto la carica di assessore allo Sport e alle politiche giovanili di Busto Arsizio.
Poveretto lui che ora si troverà nell’occhio del ciclone di quello che è diventato un vero e proprio caso nazionale. Organi di stampa e consiglieri d’opposizione richiedono a gran voce le dimissioni del giovane, magari senza neanche aver visionato la partita incriminata e senza aver analizzato ciò che si sente provenire dal settore degli ultras lombardi.
Nel Paese dove allo stadio è ammesso tutto, dalla cannabis ai petardi, passando per fumogeni, vuvuzelas, seggiolini rotti e perché no coltelli; i cori invece diventano pericoloso tabù. I tifosi possono dare del “figlio di p…..”, possono dare dello “str….”, possono augurare persino la tua morte senza conseguenze, ma se appartieni ad un’altra etnia e vieni fischiato, ecco che diventi la vittima sacrificale.
Tipica psicosi delle società che pavoneggiano il loro politically correct falso e scortese, il fenomeno della fobia dell’insulto alle minoranze sta dilagando più che mai. Esistono “categorie” dotate di avvocati difensori ( gli organi di stampa), i quali impiegano neanche 24 ore per foderare gli occhi alla giuria e conclamare la loro enfatica sentenza.
Ma tutto ciò non importa, ora è iniziata la caccia alla “strega”, il giovane assessore della Lega, facente parte del temibile esercito di…sei misere persone, ree di un semplice “bu”.
