Vi presentiamo la soubrette argentina Iliana Calabrò: nel 2012 sarà, salvo smentite, la candidata del Popolo della libertà per rappresentare il Sud America nel nostro Parlamento. In pratica ella già ha un piede nell’Assemblea legislativa, e più precisamente in Senato. Ecco le dichiarazioni di Iliana:
“Il fatto di entrare nel Parlamento italiano per rappresentare tutta l’America latina mi è sembrata una buona idea. L’italiano lo parlo poco, ma è una lingua simile ed i problemi degli emigrati li conosco. Potrei rispondere alle loro richieste, farmi portatrice delle loro inquietudini”.
Come reazione a questi bordelli (nel vero senso della parola) sembra che ci possa essere solo un atavico ritorno alle tradizioni, alla famiglia, alla politica locale fatta da amministratori capaci e che non vivano di quello. Quando possibile, che lavorino, pro bono.
Il Parlamento è un’accozzaglia indagati, condannati e una pletora di incompatibilità di poltrona. Un vero bordello. I problemi dell’Italia non si risolvono con il federalismo, né con lo statalismo, bensì con un’oculata e globale riforma del sistema politico, che non si sa ad oggi davvero come possa avvenire, constatato il fatto che il Parlamento doveva solo, in questa fase di interregno tecnico, proporre e deliberare una legge elettorale diversa dal vigente porcellum.
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