Con tutta probabilità si tratta di un attentato mafioso. La quarta mafia, la Sacra Corona Unita alza la testa nel modo più infame. Collocata una bomba in un cassonetto con tre bombole di gas all’ingresso di una scuola di Brindisi. Una deflagrazione fortissima ha ucciso una ragazza di sedici anni e ha ferito in modo grave altri 5 coetanei. La bomba è scoppiata in anticipo rispetto alla prima campanella, e ha colpito gli studenti pendolari in arrivo da fuori Brindisi.
Qualche giorno fa erano stati arrestati nel paese limitrofo a Brindisi, Mesagne, dal quale proveniva la studentessa morta, molti esponenti del rinascente clan mafioso. Sono tempi di crisi e lo Stato deve farsi sentire con una risposta pronta, forte e immediata. I diritti umani debbono essere relegati al piano in cui si consuma una lotta paritaria Stato-Mafia, parità messa da parte dove quest?ultima associazione non attacchi più solo i legittimi rappresentanti dello Stato o i partecipanti a faide interne all’associazione stessa.
I diritti umani debbono essere relegati ad altre situazioni perché qui le Forze dell’Ordine hanno a che fare con chi ha disprezzo dei figli. I figli: l’intima speranza del futuro, il segno dell’italianità e della volontà di studiare, per bloccare con le armi della cultura l’ignoranza ed il disprezzo da cui scaturiscono la mafia e l’atteggiamento mafioso.
Il governatore pugliese Vendola è shockato più che mai: “qui si attaccano i figli…“.
Lo Stato è pronto per un attacco frontale al futuro (già compromesso dall’economia) del paese nostro, come quello che stamane si è consumato?
Quando la mafia attacca la società civile, producendosi in un truce (e storico) attentato contro una scuola, allora lo Stato deve essere più impietoso e freddo di quanto lo sia mai stato persino con i terroristi. Trattasi di guerra civile aperta, provocatoria e provocata dai mafiosi. Si argini con vigore la piaga mafiosa nel nostro paese, piegato più che mai in questo periodo storico da recessione e paura del domani. Questo si aspettano i cittadini onesti.
Freddie
