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Amnistia “contro” ad personam

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“Giustizia a corrente alternata”, nel senso che si attacca e si stacca a piacere.

Sono anni che una sinistra portatrice e divulgatrice di odio ci ha bombardati con leggi ad personam “fatte dai precedenti governi di centrodestra a favore di Berlusconi”. Sembra che tutto giri intorno a quest’uomo, soprattutto la “giustizia” pronta a colpirlo e spiarlo come mai s’era fatto prima con nessuno.

Gli Italiani, ma dovremmo scriverlo in minuscolo, si sono trovati un Totò Riina a governarli, mentre la parte sana del paese governava saggiamente la più antica banca del mondo, Il Monte Dei Paschi.

Mentre quindi Totò Berlusconi depredava l’Italia per regalarne pezzetti ai suoi fedeli amici, vedi Cicchitto, Alfano ed altri, la parte sana faceva crescere la banca, e come Gesù, distribuiva i pani ed i pesci. Ma a chi? Non certo a noi, umili sudditi -se non peggio-, di una classe politica che sa parlare solo di sacrifici, per noi. 

Ora il Presidente Napoletano ha avanzato la necessità di un’amnistia e di un condono, atto che ha lo scopo di sfoltire le carceri. Siamo stati sempre per la certezza della pena: chi delinque deve essere punito, ma punito non significa far vivere i detenuti nei multipiani delle brande, ove l’ultima arriva a toccare il soffitto. Certo, si tratta di regge rispetto ai gulag in cui i compagni di ideologia dei nostri sinistri membri tenevano i loro prigionieri, e in cui ancora li tengono i loro amici di regimi superstiti.

Ma una cosa necessa est, possono uscire gli spacciatori ma non può usufruirne  Berlusconi, lui no, essendo portatore di peste da combattimento politico.

Per il nemico è necessaria un’amnistia ad personam, quindi tutti a sgolarsi che  Berlusconi non deve beneficiarne. Viva l’uguaglianza. Le parole di un padre costituente mi tornano alla mente: “i/poteri dello stato devono controbilanciarsi”. Non si può dire che questa sia la situazione di oggi in Italia, dove la magistratura detiene uno strapotere e la politica avversaria è sua preda, nel progetto scritto da Misiani ,fondatore di Magistratura democratica, come risulta dal suo libro La Toga Rossa.

 Achille Altimari

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Redazione Elzeviro.eu

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