LA NOTIZIA
Le casse della tesoreria unica, che col decreto del 24 gennaio sulle liberalizzazioni avrebbero dovuto riempirsi del 50% dei tributi provenienti dalle venti regioni della Penisola, faranno a meno dei soldi provenienti dal Piemonte.(…) Mentre Luca Zaia nel Veneto sceglie le vie legali ricorrendo al Tribunale Amministrativo regionale, un altro governo leghista del Nord, dopo il ricorso alla Consulta, passa alle vie di fatto. Si tratta del governo della Regione Piemonte, che decide di conservare tutte le carte in regola adempiendo agli oneri di pagamento dell?ente territoriale con una sollecitudine generosa, ma che fa sì che a Roma si dovrà versare il cinquanta percento di nulla, in quanto le casse della Regione si palesano vuote, come le mire ladrone di Roma, per utilizzare una battuta cara al partito del Sole delle Alpi.
La maggiore quantità di risorse possibile resta dunque sul territorio, con buona pace del governo centrale, che dovrà trovare un altro modo per succhiare sangue dal cuore acciaccato dalla crisi, ma ancora pulsante dell?economia: il motore di quel nord-ovest produttivo che stavolta è stato tutelato, ci si lasci dire, con arguzia, dalla politica locale. Così il Piemonte non si piega a questo, che è stato a più riprese definito come un ritorno al centralismo statale. Freddie
