Nel mondo dell’informatica – così come con tutte le questioni riguardanti il mondo high tech – si fa spesso confusione, a causa della mancanza di nozioni minime indispensabili. Fraintendimenti, incomprensioni o approssimazione: questi sono gli errori più comuni.
La tecnologia, ha il passo veloce, velocissimo, continuando a proporre cambiamenti che riescono ad insediarsi nella società (a volte con molte critiche, a volte con stupore). Progredendo sempre più velocemente il mondo del digitale è arrivato ad una nuova frontiera, che punta a stravolgere l’informatica classica. Si parla di ICT ed è l’acronimo che descrive le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
A differenza dell’ IT (Information Technology) un sistema che punta alle infrastrutture e ai processi per creare, elaborare, archiviare, proteggere e scambiare dati elettronici in ogni formato, l’ ICT ha un focus ben preciso, rivolto principalmente alle reti wireless, ai dispositivi mobile e ai social network. Negli ultimi anni questa nuova branca dell’informatica ha avuto un’enorme importanza, consentendo alle nuove tecnologie di diventare pervasive in tutti i settori.
Dalla vita quotidiana, all’economia, dagli studi scientifici, ai comportamenti della società. Ogni campo ormai richiede l’intervento del mondo informatico e questo ha permesso una vera e propria connessione tra le varie discipline: basta semplicemente pensare alla robotica utilizzata in campo medico. Insomma, lo sviluppo e l’incremento di questo nuovo tipo di tecnologie ha permesso l’avanzamento in ogni settore.
Secondo la definizione di McLuhan,
Quella del “villaggio globale” è una metafora che indica come, con l’evoluzione dei mezzi di comunicazione, tramite l’avvento del satellite che ha permesso comunicazioni in tempo reale a grande distanza, il mondo sia diventato “piccolo” e abbia assunto di conseguenza i comportamenti tipici di un villaggio.
In questo modo possiamo capire un aspetto fondamentale, che riprende la vera essenza del mondo ICT: l’unione. A poco a poco infatti, la classica informatica fatta di codici e algoritmi verrà integrata sempre di più con le altre discipline. L’obiettivo a questo punto è uno: integrare le scienze economiche, sociali e giuridiche al mondo informatico e alle tecnologie in modo da creare un unico percorso interdisciplinare.
Un nuovo ramo, che darà anche vita a nuove professioni. Le figure professionali che verranno formate sono, in prima battuta, progettisti e gestori della comunicazione negli ambienti digitali in grado di ideare e implementare soluzioni volte a favorire l’innovazione. Inserendosi con ruoli esecutivi nei gruppi di lavoro, tali figure potranno apprendere competenze e capacità più avanzate secondo il modello del learning by doing.
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