Inizieremo a rimuovere qualsiasi contenuto caricato oggi (o in qualsiasi momento dopo) che induca la gente in errore sostenendo che le frodi o gli errori diffusi hanno cambiato l’esito delle elezioni presidenziali del 2020 negli Stati Uniti, in linea con il nostro approccio alle storiche elezioni presidenziali americane. Per esempio, rimuoveremo i video che affermano che un candidato alle presidenziali ha vinto le elezioni a causa di diffusi malfunzionamenti del software o errori di conteggio.
Youtube ha anche aggiunto che “guiderà” le persone verso “informazioni autorevoli” fornite da grandi agenzie di stampa come Abc, Cbs, Nbc o Cnn.
Fino a ieri, la piattaforma aveva mantenuto una ruolo piuttosto neutrale, limitandosi a invitare gli utenti a consultare “fonti giornalistiche autorevoli”, a differenza di Twitter che ha segnalato diversi messaggi, o meglio cinguettii, dello stesso Donald Trump come controversi. Correntemente, un numero sufficiente di Stati americani ha certificato la vittoria di Biden ed è ormai passata la scadenza di sicurezza dell’8 dicembre, quindi le accuse di frode risulterebbero sempre più prive di fondamenti.
tra cui quello alla Corte Suprema, che potrebbero cambiare l’esito delle elezioni, ma il comunicato di YouTube non ne fa menzione. Martedì 8 dicembre lo Stato del Texas ha deciso di intentare una causa legale contro Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin, in quanto, secondo Ken Paxton, la Costituzione degli Stati Uniti sarebbe stata violata durante il processo elettorale e pertanto la Corte Suprema dovrebbe prorogare il termine del 14 dicembre per la certificazione degli elettori che sancisce la designazione di Joe Biden come presidente eletto dal paese.
Questa mossa adottata da Youtube provocherà sicuramente l’ira di alcuni membri del Congresso, causando probabilmente il rafforzamento e l’estensione delle richieste per la rimozione della protezione garantita ai social media dalla Sezione 230 del Communications Decensy Act del 1996.
Tale legge era intesa a impedire che la pornografia raggiungesse i minori, tramite l’addozione di provvedimenti di moderazione e azioni di censura verso tutti quei contenuti scadenti. Tuttavia, essa è stata interpretata in modo da trattare le società di internet come una semplice bacheca elettronica come contenuto per gli utenti, e quindi al riparo da azioni legali di responsabilità per ciò che viene pubblicato. Per questo molti parlamentari, sia repubblicani che democratici, sostengono che la legge dovrebbe essere riscritta o abrogata.
è giusto non dare spazio a queste presunte fake news, per altri invece si tratta dell’ennesima dimostrazione di come le società Big Tech (i giganti della tecnologia come appunto Google – proprietaria di Youtube, Facebook e Amazon) stiano prendendo il sopravvento, imponendo la dittatura del pensiero unico e limitando le libertà individuali. Una cosa è certa: il colosso Youtube si ritroverà con qualche denuncia da parte dei canali che si sono sentiti lesi da questa iniziativa.
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