In risposta a Veltroni (e a tutta la classe europeista indigesta come lui), chi scrive risponde con una frase del tedesco Tobias Piller: “Ogni paese deve fare le riforme a casa propria. Meglio una fine orribile che un orrore senza fine”. Mantenendo lo status quo, l’horror è assicurato come nei migliori thriller degni di questo nome. Purtroppo però non si tratta di un film, che finisce dopo due ore: è l’amara realtà che, grazie a questa casta indigesta, ci seppellisce come uomini e ci cancella come nazione. Non eravamo sull’orlo del fallimento un anno fa. LaBanca d’Italia aveva dichiarato (2-11-2011) che se gli interessi passivi fossero arrivati all’8% con crescita zero, per due anni non succedeva proprio niente. Il rischio di default era inesistente.
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