Tutto in ordine, ma niente è a posto

Gli Italiani si sono rasserenati . Lo scorso venerdì (3/5), trenta sottosegretari e dieci viceministri hanno giurato fedeltà alla repubblica e lealtà alla costituzione. Il governo è stato completato ed è pronto ad agire. Da dove incomincerà, non si sa. Altra notizia confortante è che la nostra differenza tra deficit e PIL è scesa al 2,9%, mentre in Francia è al 3,9% ed in Olanda al 4,1%.

Peccato però che per gli Italiani la situazione vada di male in peggio. Le famiglie “normali” vivono stentatamente e nell’incertezza più assoluta. Chi depone le speranze in questo governo, si faccia avanti. In ballo ci sono questioni che vanno al di là delle “poltrone” e della UE , ma diventa inutile parlarne , perché l’Italia è una colonia che deve fare quello che vogliono i veri padroni. Impuntarsi, fare di testa propria è vietato, come hanno insegnato Mattei, Moro e Craxi.

Con questo sistema marcio fino al midollo , un premier è ininfluente. Basta che ci sia un nome, che un uomo vada a Bruxelles (dopo essere passato da Berlino) a dirsi pronto a seguire il percorso prefissato . Dopo la sparatoria davanti a Palazzo Chigi, i politici non hanno saputo far altro che aumentare il numero degli uomini della loro scorta, naturalmente dichiarando, ai microfoni delle varie TV, che sono contro ogni forma di violenza.

La vita continua , si volta pagina e si tira diritto. Con calorose strette di mano , i viceministri ed i sottosegretari “commossi” hanno dimostrato che il “VOLEMOSE BENE” rafforza la squadra di governo. Fassina (PD), che faceva infuriare Enrico Letta perchè era contrario all’agenda Monti, é viceministro dell’economia. Micciché, che in Sicilia (28/10/12) ha corso contro il PDL ed Alfano (che si era recato nell’isola ad appoggiare Musumeci) fa parte della schiera.

Qualche malumore nel partitello di Monti, che le malelingue chiamano “sciolta civica“, non guasta certo la festa . Et voilà ! Tarallucci e vino per la pace fatta . Finché dura , poi si vedrà.

Giuseppe Franchi         N.A.A