Tiratori scelti, non franchi tiratori

IL VERO VINCITORE. Sia come sia, il Pd, con tutto il suo ambaradan di primarie, s’è sgretolato, portando alle dimissioni il segretario Bersani ed il presidente Bindi. Tutto sommato, a Renzi è riuscito il colpaccio. Ha rottamato gli irriducibili Bersani, Bindi e anche Prodi, lasciando gli altri dirigenti con le mani nei capelli. Magra consolazione, perché l’Italia stravolta dalla crisi economica che sta mettendo in ginocchio il suo popolo, ha dimostrato al mondo intero la sua pochezza e la sua debolezza.

GERONTOCRAZIA. Abbiamo una classe dirigente indeguata e partiti privi di idee che si aggappano all’88enne Napolitano per rabberciare un governo di “larghe intese” in perfetta continuità con quello precedente, che tanti danni ha arrecato ai cittadini. Molto probabilmente ” il governo del presidente Napolitano” darà incarico di premier al suo pupillo Amato ed il ministero dell’economia a Monti.

IL PROFILARSI DI AMATO PREMIER Poveri noi, un bello schifo, ma all’evidenza bisogna rassegnarci. La Lega non è riuscita a mettere in atto il federalismo, Berlusconi non ha potuto fare la rivoluzione liberale che voleva (o paventava), ed il M5S (a parte il gran successo alle elezioni di febbraio che manco s’aspettava) verrà neutralizzato dal sistema dopo le proteste di piazza. Il coltello per il manico lo tengono ” i soliti “noti” (o se preferite “ignoti”), ma noi ci taglieremo sempre le dita (e qualcuno, più disperato di altri, anche le vene).

Numquam est bibendum? No , per chi scrive non è affatto ora di brindare . La III Repubblica, libera dal dominio dei banchieri, non esiste nelle intenzioni poltiche .

Giuseppe Franchi - Mov Noi automobilisti