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Teatrino sgradevole tra Monti e Fazio

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La trasmissione “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio è spesso stata sede di comizi politici unilaterali e ruffianerie sfacciate. Questa sera uno dei conduttori più pagati d’Italia non è stato da meno ospitando il premier mai eletto Mario Monti. Come è di consueto, l’ospite della trasmissione ha il potere di effettuare un monologo per tutta la durata del programma, senza la paura di incorrere in domande spinose che un “Don Abbondio” come Fazio non potrebbe mai porre.

Così questa sera il vecchio pupillo della Goldman Sachs ha potuto sentenziare liberamente sulla situazione economica italiana, senza che nessuno potesse contraddire certe frasi, diciamocelo, al limite del ridicolo. Secondo il Professore della Bocconi, infatti, l’Italia non crescerebbe anche per colpa delle imprese (testuali parole), le quali non avrebbero saputo ammodernarsi. Una frase che colpisce oltre che per la vaghezza che un professore di economia non dovrebbe usare (in cosa non si sono ammodernate? In cosa dovrebbero ammodernarsi? Chi finanzierebbe il tutto?), soprattutto perché è agli antipodi della realtà dei fatti.

Attualmente lo Stato italiano ha infatti un debito di oltre 70 miliardi di euro verso le imprese, cifra che non viene erogata nemmeno delle banche, che essendo ormai tutte private, chiedono garanzie che le aziende non possono rispettare pienamente. Dunque questi poveri imprenditori non ricevono il denaro necessario per avviare un processo di ammodernamento e di reinvestimento di risorse sul mercato saturo. La colpa non sta per nulla nelle imprese, vittime di un sistema marcio, sta bensì in chi ha tolto progressivamente allo Stato il potere di stampare moneta quando e come vuole. Una becera manovra politica che ci lascia ora in balia di tassi d’interesse sui prestiti stabiliti da aziende private a tutti gli effetti e che dunque guardano unicamente al proprio fatturato e non alla salute dell’economia pubblica.

Purtroppo il vocabolario di Fazio comprende poche parole tra cui piaggeria e “volemose bene”, lasciando così impuniti i suoi ospiti in certe occasioni deliranti.

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Redazione Elzeviro.eu

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