Diplomatico statunitense: “Mettete i migranti nei borghi disabitati”

Un genio. Doveva arrivare dagli Stati Uniti per forza la persona che avrebbe finalmente trovato la fantastica idea per risollevare le sorti del Belpaese. D’altronde il popolo che è arrivato per primo sulla Luna, e che, e che… e basta, non poteva non dare il suo contributo per i loro “alleati” d’oltreoceano.

Così questo geniale ambasciatore americano in Italia, tale John Phillips, ha proposto di spostare i migranti nei tanti borghi disabitati in Italia, in particolare in Abruzzo, considerando i Comuni fantasma dopo il terribile terremoto dell’Aquila e dintorni. Tale personaggio si esprime come un demente, non sa quello che dice e ragiona probabilmente con il Big Mac in bocca.

La sua proposta oltre che dissennata è inquietante. Perché se da una parte l’occupazione di borghi italiani per mezzo di migranti rappresenta un po’ una trasposizione nel futuro dello scempio che proprio gli statunitensi fecero delle terre di proprietà degli indiani d’America; dall’altra non tiene in considerazione dei rischi sismici legati ai borghi d’Abruzzo.

La testolina di John Phillips se ne frega totalmente che i migranti già siano vittime di un sistema neoschiavistico imposto dalla globalizzazione finanziaria, il cui centro sta proprio nella sua terra d’origine. L’ambasciatore vorrebbe poi che i nuovi schiavi dell’economia capitalista vivano in zone dove la sicurezza geologica imporrebbe il contrario, le 309 vittime dell’ultimo terremoto ne sono la testimonianza.

Questo povero omuncolo blaterante andrebbe dunque destituito dal suo incarico per le sue scellerate dichiarazioni, che come se non bastasse dimostrano la volontà di dominio degli Stati Uniti sul nostro Paese. Noi comunque vogliamo fare una promessa a questo filibustiere, l’Italia popolerà i borghi disabitati con i migranti il giorno in cui gli Stati Uniti abbatteranno il muro che chiude la frontiera con il Messico.